Pidocchi a scuola, cosa occorre sapere e fare?

Spread the love

Infestazione di pidocchi nella scuola di tuo figlio? Niente paura. La questione si può e si deve affrontare, ma con i dovuti accorgimenti. Occorre conoscere bene il problema, ovvero la pediculosi del capello ed evitare di lasciarsi trascinare dagli eventi e dalle chiacchiere. Ecco cosa bisogna sapere e fare per proteggere tuo figlio dai pidocchi a scuola.

pidocchi a scuola cosa fare

 

  • Nelle scuole è più facile che si sviluppino epidemie di pediculosi del capello: molti bambini stazionano vicini o giocano per lunghe ore in classi calde e chiuse (i pidocchi preferiscono le temperature alte), vi è cioè un passaggio più facile
  • I pidocchi non sono dovuti alla mancanza d’igiene: si tratta di parassiti che vivono tra i capelli e si spostano da una chioma all’altra con molta facilità
  • Assolutamente in caso di accertata pediculosi in classe non bisogna esprimere giudizi o fare nomi di bambini “infestati” o presunti tali davanti ai propri figli: anche se involontariamente tenderebbero ad isolare il compagno di classe e magari dopo qualche giorno potrebbero sviluppare-contagiati- lo stesso problema. Dunque vale il detto “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te” o a tuo figlio!
  • La migliore arma a disposizione è il controllo delle chiome da effettuare con regolarità, almeno una volta a settimana. E’ fondamentale in tal senso la responsabilizzazione di noi genitori, sia per i nostri figli che per quelli degli altri: scoprire la pediculosi quando si è appena sviluppata significa eradicarla più facilmente e senza problemi, rispetto ad una infestazione in stato avanzato che nel frattempo può essersi allargata alla propria famiglia (controllatevi tutti!)
  • Se si scoprono i pidocchi nel proprio figlio è necessario avvisare l’insegnante /scuola affinché i bambini a contatto con il vostro vengano controllati dai propri genitori: la normativa sulla privacy e sulla salute tutela i bambini e nessuno potrà fare il nome del vostro piccolo
  • In caso di pidocchi occorre avviare subito il trattamento antipidocchi da acquistare in farmacia:  si tratta di prodotti a base di malathion, permetrina e benzoato di benzina
  • Non ci sono studi scientifici che attestino con certezza l’efficacia di prodotti naturali / rimedi della nonna anti pidocchio, come il timo, la citronella, il succo di limone o l’aceto.
  • Le uova (o lendini) vanno rimosse meccanicamente, con un pettine a denti stretti: in questo caso ci si può aiutare con l’aceto che tende a sciogliere la sostanza con cui queste rimangono attaccate al capello. Non sempre infatti le uova dei pidocchi vengono distrutte dagli antiparassitari, col rischio così di una nuova infestazione nel giro di pochi giorni (quando cioè si schiudono)  nonostante il trattamento.
  • Il rientro a scuola dopo i pidocchi è possibile previa certificazione medica dell’iniziato trattamento, quindi anche il giorno successivo, anche se sarebbe meglio aspettare di avere la certezza dell’effettiva eradicazione anche delle lendini
  • Il trattamento della chioma può non bastare: occorre agire anche sull’ambiente circostante. Biancheria, cuscini, pettine, spazzole e varie vanno lavati in acqua calda ad almeno 60° o a secco
  • Come prevenzione è importante che i bambini non si scambino cappelli, sciarpe, pettini ed accessori vari per i capelli
  • La prevenzione della pediculosi con prodotti repellenti per i parassiti può andar bene, ma va sottolineato che non è efficace al 100% e che non è a applicabile settimanalmente per tutto l’anno scolastico

 

Leggi anche:

 

Pidocchi nei bambini come riconoscerli ed evitarli

 

 

Foto: Thinkstock

 

 

Lascia un commento