Cura dei tic nei bambini, un approccio innovativo alla Fondazione Don Gnocchi

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I tic, ossia quei gesti motori o verbali che vengono messi in atto in maniera del tutto involontaria insorgono nel bambino all’incirca intorno ai cinque-sei anni e ad esserne affetti in Italia sono tre bambini su cento. Il disturbo in genere ha un peggioramento durante l’adolescenza per risolversi spontaneamente in età adulta almeno nel 90 per cento dei casi.

Secondo gli esperti del Centro per la diagnosi e il trattamento dei disturbi da tic e della Sindrome di Tourette della Fondazione Don Gnocchi di Milano, all’origine del disturbo vi è una predisposizione genetica sulla quale vanno ad intervenire fattori ambientali quali disagi emotivi e stili di vita che vedono il bambino sottoposto ad una eccessiva pressione da esigenze e aspettative troppo elevate nei suoi riguardi.

I meccanismi di insorgenza del tic non sono però ancora del tutto noti e anche per questo motivo la cura è soprattutto sintomatica, finalizzata cioè ad insegnare al piccolo a gestire la situazione in maniera adeguata. Al Centro milanese, in particolare viene proposto un trattamento ancora innovativo nel nostro Paese proveniente dai Paesi anglosassoni dove invece è ben collaudato: l’approccio cognitivo-comportamentale.

Gli esperti della Fondazione Don Gnocchi, dopo aver escluso la presenza di qualunque patologia di origine neurologica che possa determinare l’insorgenza di tic, coinvolgono il bambino in percorso terapeutico che inizia con la presa di coscienza e l’accettazione del suo problema. A partire da questo vengono forniti al piccolo gli strumenti idonei a riconoscere il momento esatto in cui il tic sta facendo la propria comparsa e, attraverso l’apprendimento di veri e propri esercizi, ad arginarlo.

Nel percorso naturalmente è coinvolta anche la famiglia, la quale è chiamata a propria volta ad apprendere strategie utili alla gestione adeguata delle difficoltà incontrate quotidianamente dai figli, e la scuola. Gli insegnanti hanno infatti un ruolo fondamentale anche per la messa in atto di strategie didattiche ed educative ad hoc.

[Fonte]

Photo credit | Think Stock

 

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