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Bambini in ospedale: il vademecum per farli sentire bene

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I bambini in ospedale vivono davvero una situazione difficile: lontani dalla loro casa e dai loro affetti fanno molta fatica a comprendere e ad affrontare con serenità il momento. L’associazione Amici del bambino malato onlus ha elaborato una sorta di vademecum per aiutare i genitori a stare accanto ai bimbi nel modo giusto. L’amore non basta, è primario, ma non basta.

Carta dei diritti del bambino in ospedale, la nuova versione con le filastrocche

L’ospedale fa paura ai grandi, figuriamoci ai bambini. È importante che durante l’ospedalizzazione il piccolo paziente sia curato e al tempo stesso assistito nel rispetto totale della dignità dell’individuo. Per questo motiva è stata creata la Carta dei diritti del bambino in ospedale, che oggi è stata pubblicata in una nuova versione con tante filastrocche e disegni colorati per renderla più chiara anche ai bambini.

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Pet-therapy: animali per aiutare i piccoli malati

bambino con cane pet therapy

Lo spunto per il post di oggi mi arriva da un incontro casuale avvenuto ieri, mentre ero al mare con i miei bambini. C’era sulla spiaggia una bimba bionda, con in braccio un cagnolino minuscolo, e i miei tre figli naturalmente sono impazziti di fronte al cucciolo. “Le fa tanto bene, mi racconta la madre, perché sa… mia figlia ha qualche problema, e i medici, tra le altre cose, ci hanno consigliato di prenderle un cane”. Quella signora, senza saperlo, stava mettendo in atto una forma casalinga di pet-therapy.

Bambini in ospedale, come aiutarli a vivere questa esperienza

Purtroppo può accadere a tutti i bambini di dover trascorrere un periodo di tempo in ospedale perchè ricoverati o bisognosi di medicazioni tempestive al pronto soccorso. L’acetone, la febbre troppo alta, una brutta caduta sono tutte evenienze che possono condurre noi genitori a rivolgerci all’ospedale pediatrico più vicino.

Questa esperienza, che sia breve o prolungata, è motivo di grande ansia per mamma e papà e rappresenta per il bambino uno stress non indifferente. Per questo motivo è utile seguire alcune indicazioni che aiutino tutta la famiglia ad affrontarla al meglio. vediamole insieme:

La riforma dei punti nascita

Avete scoperto di essere incinta ma non sapete ancora quale ospedale scegliere. Purtroppo non è un campo facile, bisogna valutare tante cose: dove opera il proprio medico, se la struttura ha una serie di servizi interessanti (dal parto in acqua a un buon centro di neonatologia infantile), se siete comode e vi fidate. Tutte motivazioni valide che vanno ad aggiungersi un lavoro intenso che il ministero della Salute e le Regioni hanno definito: tre anni per rivoluzionare i punti nascita.

L’obiettivo è quello di ridisegnare il sistema dell’assistenza alla madre e al bambino su due assi fondamentali: ospedali e territorio. I primi andranno saranno ottimizzati: i centri con meno 500 parti l’anno dovranno scomparire, mentre quelli tra i 500 e i 1100 dovranno essere accorpati. Ma non è tutto. Le strutture di primo livello dovranno poter gestire i parti normali, mentre ci saranno quelle di secondo livello per i parti difficili.

Il ricovero pianificato

Molti bambini devono recarsi in ospedale per sottoporsi a piccoli e grandi interventi chirurgici. Si parla in questo caso di ricovero pianificato. Il pediatra, dopo aver valutato attentamente lo stato di salute del bambino e constatata la necessità dell’intervento, fa esplicita richiesta di ricovero in ospedale per il bambino. Il ricovero, sia esso breve o lungo, è sempre un momento molto delicato per il bambino. Per questo, se vostro figlio ha bisogno di un ricovero in ospedale ed è abbastanza grande da capire, è importante prepararlo in anticipo a quello a cui va incontro. Il vostro bambino si sentirà così più sicuro e meno spaventato.

Un elemento molto importante, in vista di un ricovero pianificato, è la borsa da portare con voi in ospedale. Si tratta dell’oggetto che consentirà al bambino di sentirsi in qualche modo a casa. La borsa ospedaliera dovrà contenere tutto l’occorrente per il ricovero in ospedale del vostro bambino e nello specifico, abbigliamento per il giorno e la notte, pannolini, biancheria intima, asciugamani, prodotti per l’igiene, oggetti personali del bimbo (tazze, posate, bicchieri, ecc…).

Quando portare il bambino in ospedale

Tutti i genitori sperano sempre che i propri bambini non si facciano mai male e che non abbiano bisogno di cure. Può succedere, però, che a causa di una malattia o di un piccolo incidente, il bambino debba essere portato in ospedale. Anche quando le cause sono banali e per nulla gravi, il ricovero in ospedale rappresenta un momento molto delicato sia per il bambino sia per i genitori. Il bambino, infatti, si sente strano, impaurito e indifeso mentre i genitori sono preoccupati e in apprensione. E’ importante, però, in queste situazioni, mantenere la calma per evitare che il bambino percepisca l’ansia dei genitori e si agiti a sua volta. Bisogna, quindi, aiutare il bambino a stare tranquillo e ad affrontare il ricovero al meglio.

Quando portare il bambino all’ospedale?

In caso d’incidenti o malattie: Può succedere che il bambino si senta male improvvisamente o che si ferisca in seguito ad una caduta o a un piccolo incidente, magari mentre sta giocando e abbia bisogno di adeguate cure mediche.

Riabilitazione bambini, il polo Bosisio Parini di Lecco

Un ospedale, un centro di ricovero e di post-ricovero, una struttura di riabilitazione e un istituto di ricerca internazionale. Questo e molto altro ancora è il polo di Bosisio Parini, in provincia di Lecco. Si tratta di un polo di eccellenza per la cura e la riabilitazione dei bambini e delle loro famiglie. Il polo Bosisio Parini, offre numerose possibilità di cura e riabilitazione, in base alle esigenze di ogni singolo bambino. Generalmente, i bambini vengono ospitati  nella struttura per ricoveri brevi, per effettuare screening ed analisi approfonditi ed individuare la giusta terapia da poter continuare anche nella regione di residenza del bambino. I bambini, inoltre, possono arrivare da altri ospedali per riabilitazioni intensive. Sono previsti programmi in day-hospital o a frequenza settimanali e bi-settimanali.

I bambini  vengono seguiti anche nel reinserimento scolastico in seguito alla riabilitazione e per questo nel polo Bosisio Parini è presente un internato con scuole di diverso grado.