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fecondazione assistita , scambio embrioni Hong Kong

Hong Kong, scambiati gli embrioni di due donne

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Bambini scambiati alla nascita? Una paura che forse qualche mamma si porta dietro per averne letto sui romanzi,  per qualche film sull’argomento e, purtroppo, anche per alcuni episodi realmente accaduti (ricorderete forse il caso di Mazara del Vallo, nel 2000). Oggi succede dell’altro: ad essere scambiati, in una superclinica della fertilità  di Hong Kong, sono stati infatti non i bambini ma gli embrioni di due donne. 

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Gran Bretagna: vinci un figlio alla lotteria

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Vincere un figlio alla lotteria? Succede, in Gran Bretagna. L’associazione “To Hatch” – nata per aiutare gli aspiranti genitori nella loro ricerca di un figlio – ha ottenuto dalla Gambling Commission di Londra (l’ente che autorizza i giochi d’azzardo) il permesso di promuovere una lotteria, la IVF Lottery,  che ha già suscitato molto scalpore.

Nuovo screening per verificare le anomalie cromosomiche

La prima preoccupazione di una donna incinta è: “Speriamo che sia sano”. Non importa quale sia il sesso, il colore degli occhi o dei capelli. Ciò che conta è la salute. Di recente uno studio ha notato una correlazione tra la fecondazione, la stimolazione ovarica e la sindrome di Down.

Fecondazione assistita, è boom fra le over 40

E’ cresciuto, nel 2009, il numero di coppie che si sono rivolte alla fecondazione assistita per realizzare il proprio desiderio di avere un figlio. Questo il dato emerso dalla relazione annuale sulla legge 40 inviata dal ministero della salute al parlamento. In aumento anche l’età media delle donne che si sottopongono al trattamento: le media italiana è di 36.2 anni (nel 2008 era 35.9) mentre quella europea si attesta sui 34 anni.

Fecondazione, in aumento le mamme single

Donne sole con figli, anzi meglio dire donne single con figli. Già, perché non avere un uomo, non è una situazione che si subisce, magari a seguito di un divorzio, ma una scelta. Sono sempre di più le signore che decidono di crearsi una famiglia senza avere un partner e avere un bambino concependolo in modo artificiale. Secondo il professor Michael Chapman, esperto australiano di fecondazione in vitro, negli ultimi vent’anni la tendenza è che sempre più donne in carriera scelgono di diventare mamme con la fecondazione artificiale, ma senza avere un compagno di vita.

Come sapete questa possibilità in Italia non esiste, anche perché la fecondazione non può avvenire nel nostro paese con una donazione di sperma, ma basta superare i confini, pagare, e questa possibilità diventa molti più accessibile.

Fecondazione in vitro, il caffè riduce le complicanze

Sono sempre più numerose le coppie che scelgono la fecondazione in vitro per avere un bambino. Certo, non sempre questo trattamento funziona: possono esserci, infatti, numerose complicanze.  Sembrerebbe che la caffeina possa ridurre eventuali rischi che possono mettere anche in pericolo la vita della donna.  Quali? Uno di questi è la dilatazione dei vasi sanguigni con una possibile conseguente fuoriuscita del sangue nei tessuti. Tutto ciò sarebbe causato dai farmaci utilizzati per stimolare le ovaie.  In gergo tecnico, questo disturbo si chiama sindrome da iperstimolazione ovarica o OHSS e ne sono soggette circa il 30% delle signore che scelgono la fecondazione, quasi una paziente su tre.

Questa sindrome si manifesta con alcuni dolori addominali o un po’ di gonfiore, alcune donne non avvertono neanche il medico con urgenza, ma è davvero gravi perché comporta problemi di coagulazione del sangue e anche danni renali e alle ovaie.

La fecondazione assistita influenza il sesso del bambino

Ci sono sempre più maschi. Sembra, infatti, che i trattamenti di fecondazione assistita possano influenzare il sesso dei nascituri, in misura tale che in futuro potrebbero esserci degli squilibri di genere, creando problemi demografici come carenza di mariti o di mogli. A lanciare l’allarme sono i ricercatori australiani che hanno dimostrato che un particolare tipo di fecondazione in vitro (Ivf) aumenti la probabilità di avere un maschio fino al 56,1%, mentre un altro trattamento la riduce al 48,7%.

Quella che per tante coppie è la salvezza, potrebbe creare in futuro tanti problemi, ma la scienza per fortuna è sempre all’opera. Per adesso comunque, i futuri genitori non possono scegliere il sesso del nascituro e questo blocca parzialmente l’allarme, anche se la preoccupazione dei ricercatori ovviamente è tanta, soprattutto in prospettiva.

Tecniche di procreazione assistita, l’ICSI

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Sono numerose le coppie che non riescono ad avere un bambino nonostante numerosi tentativi. Spesso, questa difficoltà  a concepire viene associata esclusivamente ad una sterilità femminile trascurando aspetti fondamentali che riguardano l’uomo. Fortunatamente negli ultimi anni sembra stia scomparendo il tabù della sterilità maschile con conseguenti miglioramenti nella sfera medica. La scienza e la medicina hanno fatto importanti passi avanti nella cura dell’infertilità maschile attraverso, ad esempio, nuove tecniche di fecondazione assistita in grado di risolvere problemi fino a qualche anno fa insolubili. Una delle ultime nate tra le tecniche di procreazione assistita è lIniezione IntraCitoplasmatica di Spermatozoi (ICSI) che ha dimostrato fin da subito la sua efficacia. Si tratta di una tecnica di micromanipolazione degli spermatozoi ideata per aiutare le coppie che ricorrono alla fecondazione in vitro a causa di un’infertilità maschile.

Tra pochi anni per procreare verrà praticata solo la fecondazione artificiale

sesso non per fini riproduttiviIl sesso è un “qualcosa” fatto a volte per puro piacere ed altre praticato solo per una finalità di tipo riproduttivo: sì, molti sono stati educati a pensare al sesso come un’attività finalizzata solo ed esclusivamente al concepimento. Giusto? Sbagliato? Credo dipenda da ciò in cui si crede.

Fatta questa piccola premessa è bene però che sappiate che entro il 2020 il sesso sarà  praticato solo per mero divertimento; per concepire le coppie ricorreranno alla fecondazione in vitro. E se si pensa che questo era già stato “predetto” nel lontano 1932 quando Aldous Huxley nel suo «Brave New World» («Il mondo nuovo») teorizzava appunto il ricorso alle tecnologie riproduttive e al controllo mentale per creare un nuovo modello utopistico di società, la cosa si fa piuttosto inquietante.

In arrivo test genetico per scoprire malformazioni

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A quanto pare molto presto le coppie che desiderano sapere se i propri figli possono sviluppare malattie genetiche come la fibrosi cistica, l’atrofia muscolare spinale o l’anemia falciforme potranno acquistare al costo di 700£ alla Bridge Fertility Clinic di Londra un test genetico che permetterà loro appunto di sapere se i figli rischiano di nascere con una di queste malformazioni.

La Consyl, la company statunitense che lo ha prodotto ha annunciato di voler vendere il test addirittura on line. Un test che ha già scatenato diverse polemiche in quanto secondo alcuni medici questo test “gioca”

sulle paure dei futuri genitori e che il rischio rasenterà l’eugenetica

Nati due gemelli da seme del marito morto

fecondazioneLa storia che sto per raccontarvi arriva dalla Gran Bretagna dove sono nati due bambini speciali. I piccoli Ruby e Chaise Bowen sono nati al Princess of Wales Hospital di Bridgend grazie alla provetta e al seme congelato del padre che è morto nel 2008 da una rara neoplasia che attacca le ossa.

Sì, avete capito bene: i bambini sono nati a due anni dalla morte del loro papà. La notizia come di certo immaginerete sta scatenando diverse polemiche. Tutto ebbe inizio quando il signor Bowen ad appena 22 anni decise, insieme alla compagna Kelly, di congelare il suo seme; questo prima di sottoporsi a cicli particolarmente duri di chemioterapia per cercare di combattere il tumore che lo aveva colpito, il sarcoma di Ewing.