bambini e internet

Il bambino nell’Era Digitale. Quanto conta Internet nella nostra vita?

Quanto conta internet nella nostra vita? Tantissimo. Non neghiamolo. Ci sono giorni che non mi ricordo neanche più cosa fosse la vita prima che esistesse la Rete. Eppure il web, nonostante sia un mondo interessantissimo e soprattutto un luogo di scambio (mi piace pensarlo così), è ancora – per molti – un terreno sconosciuto e da “temere”. Tante volte ho sentito la frase “E’ colpa del computer” o “E’ colpa di Facebook”. Voi? Sono solo strumenti.

Alcuni videogiochi rilassano i bambini

I videogame sono da sempre considerati molto divertenti, ma anche poco educativi. Inoltre, negli anni numerosi studi hanno dimostrato che producono effetti collaterali poco piacevoli: rendono i bambini più aggressivi e tolgono il sonno, ma c’è di più. Influenzano anche lo stimolo della fame. Un nuovo studio mette in luce un nuovo aspetto. Secondo due ricercatori della Ohio State University (Usa) alcuni videogiochi aiutano i più piccoli, ma anche gli adulti, a rilassarsi e a essere un po’ più gentili.

Internet sicuro: filtri famiglia e parental control

Secondo Netcraft, il numero dei siti web attivi supera i 230 milioni. Su internet si trova di tutto, volenti o nolenti e sarebbe limitativo non permettere a nostro figlio di collegarsi per la paura che possa imbattersi in siti pornografici, violenti, o che inneggino a stili di vita autolesionisti come l’anoressia o la droga.

Per questo ormai da anni esistono i c.d. filtri famglia o parental control che garantiscono l’accesso solamente a siti ritenuti sicuri. Bisogna comunque sottolineare che non esistono sistemi perfette che non possono essere elusi da malintenzionati. Si tratta però di sistemi validi che possiamo migliorare controllando i comportamenti di nostro figlio: quanto tempo passa su internet, se in lui ci sono cambiamenti o stati d’interesse eccessivi, se ha il telefonino sempre al top della ricarica (purtroppo quello della ricarica è un metodo di adescaggio diffuso). La prova del 9 è andare a vedere nella cronologia quali siti ha visitato (oppure si sono aperti automaticamente non per colpa sua).

Bambini e Internet, un rapporto molto sereno

Internet fa un po’ paura ai genitori che, giustamente, sono preoccupati che i bambini non sappiano usarlo correttamente. Spesso si parla di protezione della privacy dei minori e dei rischi in cui possono incorrere i piccoli di casa. Una nuova ricerca finanziata dall’Unione Europea e condotta da EU Kids Online dimostra però che solo una piccola minoranza di giovanissimi ha problemi su Internet.

Lo studio è stato finanziato nell’ambito del Programma Safer Internet che promuove un uso più sicuro della Rete per bambini e giovani e la lotta contro i contenuti e i comportamenti illegali o nocivi. Per realizzare quest’indagine è stata coinvolta una rete di ricerche, formata da esperti di settore, in 25 nazioni europee e hanno partecipato più di 25 mila utenti tra i 9 e i 16 anni.

Bambini, piccoli geni del computer a soli 2 anni

I bambini di oggi hanno un sesto senso tecnologico molto sviluppato. Se ci pensate, dieci anni fa alcuni lavori non esistevano o stavano per nascere (come i blogger) e ora con internet facciamo la spesa, ci informiamo, fa parte della nostra vita. Questa nuova dimensione, ovviamente, ha coinvolto anche i bambini che imparano prima a usare il pc e poi a leggere e scrivere. Nascono già con un intuito da piccoli informatici.

Questo quanto è emerso da una ricerca firmata Avf, azienda che produce antivirus e che ha realizzato un progetto di ricerca per studiare l’interazione tra i bambini e le tecnologie. Molti genitori non avranno bisogno di questi dati, per avere la consapevolezza che le nuove generazione hanno sviluppato alcune abilità.

Cyber baby, neonati online prima di nascere

Internet ha contagiato anche i più piccoli. In realtà sono i genitori che non riescono a trattenere la gioia di aspettare un bambino. Il metodo più facile per urlarlo al mondo è ovviamente la Rete. Da un nuovo studio dalla società di AVG Internet Security realizzato nei più importanti paesi del mondo (Stati Uniti, Canada, Australia Nuova Zelanda, Giappone, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia e Spagna) è emerso infatti che 2 bimbi su 10 (il 23%) ancora prima di nascere hanno le proprie foto pre-parto on line. Ma c’è molto di più: almeno 3 neonati su 10 hanno un book fotografico delle prime ore di vita e il 7% ha già un indirizzo di posta elettronica personale.

Connessi prima di venire al mondo, figuriamoci dopo. A due anni d’età 8 bambini su 10 possiede una sorta di impronta digitale. Oltre il 70% delle madri ha dichiarato di aver ‘postato’ le immagini del piccolo on-line per condividere le foto con amici e parenti, un modo considerato più moderno dai genitori di oggi rispetto ai tradizionali album fotografici, che con gli anni finiscono, pieni di polvere, sotto il letto o in fondo all’armadio.

Youtube e la funzione Safety Mode

youtube safety mode

Bambini e internet: un connubio che a volte può essere pericoloso soprattutto quando i più piccoli utilizzano il computer senza la presenza di un adulto e quando usano Youtube.

Per far sì che i più piccoli possano quindi navigare in sicurezza Google ha creato “Safety Mode”, una vera e propria opzione di sicurezza. Un filtro che ha di fatto esteso le funzioni Google della sua piattaforma di condivisione video. Jamie Davidson associate product manager di Google in un post del blog aziendale ricorda che nessun filtro è sicuro al 100%, ma questa nuova applicazione potrà dare un maggiore controllo.

Navigare online in sicurezza: le regole dell’Associazione Pediatrica Americana

bambini_internetOrmai dobbiamo arrenderci all’evidenza, Internet è entrato a far parte della vita dei nostri figli ed impedire loro di usare questo strumento è pressoché impossibile. Nella mia esperienza personale posso raccontarvi che il mio piccolo di 4 anni già ha scoperto la rete (sua mamma ha un rapporto molto stretto con il PC) e spesso mi chiede se lo faccio giocare on line oppure se posso aprire Youtube e mettere qualche video dei suoi personaggi preferiti. E io cosa devo fare? Come posso fargli capire che non deve usare il computer quando la sua mamma lo usa per diverse ore al giorno? La mia soluzione è stata di essergli vicino quando gioca in rete, facendo attenzione che non passi su siti poco affidabili.

L’Associazione Pediatrica Americana in merito al rapporto tra bambini e adolescenti su Internet ha rilasciato alcune linee guida per una navigazione senza rischi, anche perché di casi di sottrazione di identità, pedofilia e quant’altro negli Stati Uniti c’è ne sono una lista infinita.