anestesia epidurale
Gravidanza visita anestesista

Gravidanza, la visita con l’anestesista

La visita con l’anestesista rappresenta una consultazione obbligatoria per chi sia in dolce attesa, sia nel caso in cui si sia deciso di ricorrere all’epidurale che non. Ciò in quanto effettuare l’anestesia potrebbe rivelarsi necessario durante il parto, specie in caso dell’insorgenza di complicazione o in presenza di un cesareo non programmato. Tale incontro avviene presso la struttura all’interno della quale si sia deciso di dare alla luce il proprio bambino.

Gravidanza visita anestesista

Il dolore del parto, esistono alternative all’epidurale?

Il dolore del parto non si può completamente evitare. C’è poco da fare. Esiste però un’importante verità, con cui dobbiamo fare i conti: siamo fatte per partorire e siamo nati tutti così. Questo almeno se si è scelto un parto naturale. Perché ho ricordato questa banalità? Perché non dobbiamo avere paura, ma anzi dobbiamo preparaci fisicamente e psicologicamente a questo momento di grande gioia.

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Epidurale, quali sono le controindicazioni

Epidurale, quali sono le controindicazioni

Epidurale, quali sono le controindicazioni

L’anestesia epidurale (o peridurale) è il rimedio al quale molte donne in dolce attesa decidono di ricorrere nel momento in cui andranno a partorire per ridurre sostanzialmente il dolore. Non solo, è molto diffusa all’Estero, dove viene utilizzata nell’80 % dei casi. Tra i suoi aspetti positivi il fatto di far giungere la futura mamma al momento del parto meno stremata e quindi più partecipe della venuta al mondo del proprio bambino. Ma all’anestesia epidurale sono legate una serie di controindicazioni che, nei casi in questione, fanno si che il suo utilizzo non sia permesso. Fortunatamente queste si riducono a pochi e selezionati casi, ecco quali sono.

Epidurale: è vero che allunga il travaglio?

Epidurale: è vero che allunga il travaglio?

Epidurale: è vero che allunga il travaglio?

Partorire senza dolore rappresenta l’obiettivo delle future mamme nel momento in cui pensino di ricorrere all’epidurale.  Con il termine epidurale – o peridurale – si intende l’anestesia in base alla quale l’anestetico viene iniettato tra il canale osseo della colonna vertebrale e la dura madre. Essa inizia a fare effetto dopo circa una ventina di minuti dalla somministrazione. Il ricorso all’epidurale allevia di gran lunga i dolori del parto facendo si che la donna sia più “presente” alla nascita del proprio bambino. Ma la domanda più ricorrente riguarda i tempi del travaglio: è vero che questi si allunghino?

Epidurale, parto indolore ma più lungo

Epidurale, parto indolore ma più lungo

Epidurale, parto indolore ma più lungo

Diciamo la verità, il dolore del parto spaventa un po’ tutte. E se è vero che sono in molte a dire che si tratti di una sofferenza che si dimentica e che viene ripagata alla vista del proprio figlio, è anche vero che sono in molte a decidere di ricorrere a dei metodi che in qualche modo possano diminuirla significativamente. L’anestesia epidurale rappresenta una modalità di anestesia loco-regionale che viene effettuata attraverso la somministrazione di anestetici, grazie all’utilizzo di  un catetere posizionato nello spazio epidurale, appunto.

L’anestesia epidurale sarà gratuita e garantita in tutti gli ospedali da gennaio

Non soffrire durante il parto, è il sogno di ogni donna. Chi sceglie di avere un bambino, deve essere anche consapevole del percorso biologico e psicologico cui andrà incontro. Fare un bambino vuol dire accettare un cambiamento, importante, nel proprio corpo e in qualche modo anche il dolore (e l’immensa gioia) al momento del parto. Ciò non vuol dire però arrendersi alla sofferenza. Il parto senza dolore (o quasi) diventa un diritto per tutte le donne italiane.

L’autoipnosi potrebbe sostituire l’epidurale

Il dolore del parto mette in crisi tutte le donne. Non è un caso che avvicinandosi alla data del termine, aumenti la paura. Prossimamente in Gran Bretagna, circa 800 mamme parteciperanno a un esperimento per verificare l’efficacia di un trattamento di autoipnosi per alleviare il male. Se dovesse funzionare, forse, potremmo dire addio all’epidurale.

L’ipnosi è già abbastanza collaudata come tecnica per inibire il dolore. Alcune donne partoriscono totalmente ipnotizzate. Qui la cosa è parzialmente diversa. L’esperimento, guidato da Soo Downe, specialista della Central Lancashire University, punta a testare questo metodo come alternativa all’anestesia epidurale e ai farmaci antidolorifici, ma la donna resta perfetta cosciente durante tutto il percorso di “nascita”.

Oppio durante il parto: la risposta della Società Italiana di Anestesia

oppio-parto-epiduraleQualche giorno fa vi ho riportato una interessante notizia pubblicata dal Corriere della Sera riguardo l’uso di un oppiaceo in sala parto da usare in sostituzione dell’epidurale nelle donne con problemi di coagulazione. Sembra che nella comunità scientifica ci sia stato un grosso fermento attorno a questa notizia e che la Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva abbia ritenuto opportuno scrivere un comunicato per chiarire la sua posizione in merito a questo tema. Ovviamente mi sembra doveroso riportare la risosta nella sua interezza vista la delicatezza del tema ed anche la sua rilevanza per tutte le mamme che hanno magari intravisto nella notizia una possibilità nuova rispetto all’analgesia nel parto.

Il parto operativo: l’uso del forcipe e della ventosa

forcipe-ventosaQuante volte hai sentito parlare di racconti del parto e ti sei chiesta cosa fossero il forcipe e la ventosa? Oggi ti parlerò di un caso particolare in cui il parto si arresta poprio durante il suo momento finale, la fase espulsiva, un’evenienza abbastanza comune dovuta a diverse cause. Una volta raggiunta la dilatazione completa può infatti avvenire che tu abbia delle contrazioni troppo deboli per permettere l’espulsione del bambino oppure che la somministrazione dell’anestesia epidurale abbia provocato una fase di stallo. A volte il parto invece si potrebbe interrompere a causa della tua stanchezza. Questa interruzione nella dinamica del parto non permette alla testa del piccolo di scendere e non ti permette di spingere in maniera adeguata.