Sapevate che il 90 per cento degli avvelenamenti da farmaci e detersivi avviene in casa? Il pericolo, dunque, si annida soprattutto tra le pareti domestiche e nel 44 per cento dei casi a restarne vittime sono soprattutto i bambini al di sotto dei cinque anni di età. Per questo motivo i pediatri della Sipps (Società italiana di pediatria preventiva e sociale) hanno stilato una guida per aiutare i genitori a prevenire e affrontare questo tipo di incidente domestico.
Cominciamo con lo sfatare alcuni luoghi comuni: se il bambino ha ingerito una sostanza tossica o potenzialmente tale non si deve nè somministrare latte nè indurre il vomito. Piuttosto è importare contattare subito al telefono il pediatra di famiglia o il centro antiveleni di riferimento o, se ci si trova in vacanza, la guardia medica.
Le medicine, i detersivi e i detergenti devono essere conservati fuori dalla portata dei bambini. I luoghi più adatti per custodirli sono armadi chiusi a chiave e ripiani alti. Essi, inoltre, vanno lasciati nelle confezioni originarie e non devono mai essere travsati in conetnitori destinati ad alimenti (bottiglie, barattoli ecc. ecc.).
Quanto ai farmaci, occorre porre molta attenzione al loro corretto utilizzo: prima di somministrarli ai bambini è fondamentale controllarne la data di scadenza e le indicazioni. Non dare contemporaneamente farmaci diversi al bambino senza prima aver consultato il medico.
Attenzione anche alle piante velenose; alcune delle più comuni piante da appartamento contengono parti tossiche che il bambino potrebbe ingerire. Evitiamo di tenerle in casa o sistemiamole su un piano rialzato.
Quanto ai detersivi, i più pericolosi in assoluto sono i disgorganti, i solventi, la soda caustica, l’acido muriatico, gli anticalcare e l’ammoniaca. Questi non devono mai trovarsi sotto il lavandino.
Attenzione anche alle sigarette. Se mamma e papà fumano il pacchetto non deve mai rimanere a portata di bambino. Il tabacco se ingerito è tossico.
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