Il parto prematuro si prevede con un nuovo test diagnostico

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Il parto prematuro spaventa. È normale che sia così, anche quando non ci sono particolari complicanze. Ogni mamma in dolce attesa spera che la gravidanza sia serena, ma al tempo stesso è preoccupata della salute dei piccoli, dei dolori del parto e di tutti gli esame che deve fare nei lunghi nove mesi.  Un gruppo di esperti dell’Accademia Sahlgrenska dell’Università di Göteborg ha studiato un test diagnostico in grado di prevedere la nascita prematura.

Come abbiamo detto in diverse occasioni si definisce prematuro un bambino nato prima della 37esima settima. Il piccolo che non completa la gestazione, ovviamente, è a rischio di complicanze che possono compromettere non solo la sua futura a breve termine, ma lasciare segni permanenti o portare alla morte. Ecco quindi che diventa davvero molto importante cercare di portare a termine il parto o almeno arrivare all’ottavo mese.

Il test serve per a prevedere se la mamma che presenta delle contrazioni pretermine potrà partorire entro sette giorni, cosa che spesso riguarda circa il 30 percento delle partorienti. Non è quindi una previsione a lungo termine, ma dovrebbe dare il tempo all’equipe medica di organizzarsi per la nascita e per le cure. Alcune volte, per esempio, il bambino ha bisogno di un trasferimento in una neonatologia più strutturata. Panagiotis Tsiartas, professore rivolte all’Ospedale Universitario di Sahlgrenska, ha dichiarato a LaStampa:

Per avere il tempo di somministrare il cortisone alla donna, che accelera lo sviluppo dei polmoni del feto, è prassi comune di ritardare il parto di un paio di giorni, con l’aiuto della terapia tocolitica. Essere in grado di predire se una donna che arriva in ospedale con contrazioni pretermine effettivamente partorirà presto, e richiede un follow-up e un possibile trattamento è quindi molto importante.

Come viene effettuato il test? E’ un semplice esame del sangue che analizza due proteine. A questo prelievo, è necessario aggiungere un esame agli ultrasuoni per misurare la lunghezza della cervice.

 

Photo Credit| ThinkStock

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