Il papà è “obbligato” ad assistere al parto oppure no?

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Volete avere il papà del bambino in sala parto? Ci sono uomini che solo all’idea svengono e uomini coraggiosi, pronti a viversi ogni minuto della gravidanza accanto alla loro donna. In questi anni è molto cambiato il ruolo del papà e c’è sempre di più l’intenzione di coinvolgerlo non solo nell’educazione e nella cura del bimbo, ma anche nell’attesa dei nove mesi.

Allo scadere del termine diventa però indispensabile chiedersi come organizzarsi per la sala parto. Desiderate avere accanto il vostro partner, ma lui è la persona giusta? Ci sono, infatti, dei casi che nonostante le buonissime intenzioni, il marito non è proprio il profilo ideale. È ovviamente molto coinvolto nella nascita del piccolo e in sala parto può manifestarsi ansioso e fragile davanti agli imprevisti.

Non è una passeggiata in un parco fiorito per le mamme, ma – in modo diverso – non lo è neanche nei padri e lo spettacolo della nascita, seppur bellissimo, è anche un’immagine dura. È molto importante quindi valutare bene se entrare oppure no, anche per la vita di coppia. Ci sono coniugi che sono stati ancor più uniti da questa esperienza e coniugi, invece, che hanno dovuto fare i conti con un blocco, anche di carattere sessuale.

Il papà del parto in acqua, Michel Odent, sosteneva che l’uomo non fosse necessario. Ora come sappiamo questo ricercatore francese è stato molto contestato e anche il metodo in acqua è molto dibattuto dalla comunità scientifica. È meglio non farvi influenzare da teorie esterne, ma fare solamente quello che vi sentite: ciò vale per le madri e per i padri. E che nessuno si senta offeso. Potrebbe essere meglio per tutti che accanto alla donna ci sia la nonna del bambino, una sorella o un amico o che mamma e papà siano lasciati soli, nella più completa intimità, fino a nascita avvenuta.

Se volete interrogarvi sul futuro, vi lasciamo un test psico-comportamentale che ha l’obiettivo di capire se il papà sia pronto alla genitorialità. Se nel test totalizzate più di 10 punti, il papà può essere presente. E’ stato elaborato dalla comunità scientifica della Casa di Cura Villa Pia di Roma.

Domande per lei:

1- Lui si accorge se Lei ha qualche problema?

a. Sempre  (2  pt )

b.talvolta (1 pt)

c. quasi mai (0 pt)

2-Lui ricorda il suo ultimo flusso mestruale ?

a. Esattamente (2 pt)

b. a volte (1 pt)

c. mai (0 pt)

3-Vedete insieme la TV?

a. Sempre (2 pt)

b. talvolta (1 pt)

c. mai (0 pt)

4-Lui l’accompagna dal dottore ?

a. Sempre (2 pt)

b. talvolta (1 pt)

c. mai (0 pt)

5-Lui l’accompagna a scegliere i vestiti?

a. Sempre  (2  pt)

b. talvolta (1 pt)

c. mai  (0 pt)

Domande per lui:

1- Si ritiene emotivo?

a. Molto (0 pt)

b. poco (1 pt)

c. per nulla (2 pt)

2-Si medica da solo piccole ferite?

a. Sempre (2 pt)

b. talvolta (1 pt)

c. mai (0 pt)

3-Fate insieme vacanze avventurose?

a. Sempre (2  pt)

b. talvolta (1 pt)

c. mai (0 pt)

4- Quante volte ha preso un bimbo in braccio?

a. Più di 5  (2 pt)

b. Meno di (5   1 pt)

c. mai  (0 pt)

5-Ha frequentato  le lezioni del Corso pre parto?

a.Con interesse (2  pt)

b. per dovere (1 pt)

c. mai (0 pt)

Photo Credits|ThinkStock

 

2 commenti su “Il papà è “obbligato” ad assistere al parto oppure no?”

  1. mio marito ovviamente non è obbligato, alla 1° gravidanza è stato naturale averlo con me….se ne è andato appena ha visto che la bimba ed io stavamo bene, però è stato un meraviglioso momento…ha visto cose di cui io non mi sono nemmeno resa conto e spero, anzi ne sono sicura, che verrà anche per questo parto!!!!cmnq deve essere una decisione solo sua, senza “ricati” o sensi di colpa inutili!!!

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