I multivitaminici in gravidanza non sono necessari

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Sono parecchie le future mamme che, durante la dolce attesa, cedono alle lusinghe degli integratoti di vitamine, assumendoli in gravidanza. In realtà, secondo uno studio condotto in Inghilterra e pubblicato sulla rivista Drug and Therapeutics Bulletin, edita dal British Medical Journal, non ce ne sarebbe bisogno. O meglio, la maggior parte di coloro le quali li assume potrebbe farne tranquillamente a meno. Alla luce dei dati raccolti sarebbe emerso come questi non aumenterebbero la salute delle donne nè dei bebè.

Un discorso a parte deve essere fatto, naturalmente, per ciò che concerne l’acido folico e la vitamina D, sull’importanza dei quali non c’è alcun dubbio e che garantiscono un effettivo beneficio, nella protezione da anomalie a carico del tubo neurale il primo e nella salute delle ossa la seconda.

Per ciò che riguarda il resto degli integratori multivitaminici consumati in gravidanza, invece, il loro uso sarebbe giustificato sula base di benefici registrati in Paesi presso i quali vi sia una malnutrizione e pertanto non avrebbero significativi riscontri nell’ambito di una gravidanza “occidentale”. Senza contare il prezzo, che provoca una spesa mensile di circa 17 euro.

Ma non è tutto: oltre a non averne bisogno, alcune donne potrebbero trovarsi ad avere seri problemi per l’assunzione di una quantità esagerata di vitamina A che, se assunta in eccesso, può arrecare problemi al feto.

Al di là delle pressioni effettuate dai Media, dunque, gli integratori necessari per le donne in dolce attesa continuano ad essere esclusivamente (in via generale) l’acido folico e la vitamina D, i quali di per sé non sono neanche così costosi.

Seguendo un’alimentazione di tipo sano, bilanciato e vario, suggeriscono i ricercatori, una donna in attesa del suo bambino non avrà bisogno di altro per condurre una gravidanza serenea e sicura. Leggete anche Acido Folico, un aiuto per prevebnire i disturbi del linguaggio e Acido Folico, gli ingredienti che lo contengono.

Photo Credit | Thinkstock

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