Massaggiare i piedi del bambino: la riflessologia plantare

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piedi bimbo
Piedi sani sono fondamentali per il corretto sviluppo dei bambini. Non solo permettono di camminare e correre correttamente ma sono i primi responsabili dell’equilibrio e della postura dei più piccoli. Il cattivo sviluppo dello scheletro e della muscolatura, spesso, parte proprio dai piedi. Diventa, quindi, indispensabile per le mamme ed i papà prendersi cura dei piedini dei propri figli. Il massaggio ai piedi, in questo caso, può rivelarsi un vero toccasana sia per il benessere dei piedi stessi che per il resto del corpo. Nello specifico, può essere utile per i genitori ricorrere alla riflessologia plantare.

Si tratta di un’antica tecnica di massaggio basata sul presupposto che sui piedi sono riflesse tutte le parti del corpo (organi, ghiandole, ecc..). Massaggiando i piedi dei bambini, quindi, le mamme possono agire sull’organo corrispondente al riflesso stimolato: i nervi toccati portano il messaggio al cervello che lo trasmette direttamente all’organo legato al riflesso. Sono numerosi i benefici della riflessologia plantare. I massaggi possono aiutare ad alleviare il dolore e le tensioni, a rinvigorire il corpo e a stimolare la circolazione sanguigna. Il massaggio plantare è utile in presenza di crisi di pianto, di disturbi intestinali o gastrici e di insonnia. Il tocco della madre sulla pianta del piede consente al bambino di rilassarsi, di eliminare le tossine e anche i gas intestinali. E’ stato dimostrato che la riflessologia ha ottenuto ottimi risultati anche nel trattamento di atrofie muscolari, polmoniti e coliche. Il successo del messaggio ai piedi è dovuto, secondo gli studiosi, ad una specie di continuità con la vita intrauterina che rafforza il legame genitore-figlio. La riflessologia plantare è indicata nei bambini fin dai primi giorni di vita e può essere praticata in diversi momenti della giornata: quando si veste il bambino, quando lo si cambia, quando lo si nutre, ecc.. Il momento migliore, però, per fare un bel massaggio al bambino è subito dopo il bagnetto.

Come fare un massaggio plantare?

E’ importante, prima di iniziare il massaggio, che l’ambiente sia caldo, confortevole e tranquillo. Si può scegliere, poi, di spogliare completamente il bambino o di lasciare scoperti solo i piedini e le gambe. Adagiare il bimbo su una superficie morbida, come il letto o il fasciatoio, per farlo sentire comodo e sicuro. Togliere, poi, eventuali anelli e braccialetti che potrebbero infastidire e ferire il bambino e spalmare sulle mani dell’olio o della crema specifici. E’ consigliato iniziare a massaggiare le dita dei piedi con tocchi morbidi e delicati, premendo dolcemente su ogni dito: dall’alluce al mignolo e dal mignolo all’alluce. Si può procedere dalla base delle dita per poi risalire verso la punta. Massaggiare, poi, la pianta del piede ed il tallone con movimenti circolari dall’esterno verso l’interno per favorire la circolazione sanguigna. Se durante il massaggio il bambino vuole cambiare posizione è bene assecondarlo. E’ importante, inoltre, interrompere il massaggio se il bambino manifesta di non gradirlo. E’ una buona abitudine, infine, guardare il proprio bambino durante il massaggio e parlare con lui per stimolare tutti i suoi sensi.

Nei primi giorni dopo la nascita, il bambino potrebbe non gradire il massaggio plantare a causa del dolore provato durante il prelievo sul tallone eseguito in ospedale. In questi casi è opportuno non forzare il piccolo e recuperare gradualmente il contatto con la pianta del piede, iniziando con un sfioramento leggero della pelle fino ad arrivare al vero e proprio massaggio.

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