Ipertiroidismo in gravidanza, sintomi e conseguenze

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L’ipertiroidismo in gravidanza è un evento piuttosto raro, la cui incidenza è pari allo 0,05-3%. Si tratta di una problematica non facilmente riconoscibile in quanto molti suoi sintomi sono tipicamente riconducibili allo stato interessante. A parte questo, comunque, la diagnosi può essere agevolata e confermata grazie al dosaggio del TSH e della tiroxina libera (FT4). Tra i sintomi dell’ipertiroidismo possono essere annoverati il nervosismo, l’insonnia, il tremore, la sudorazione abbondante, la dispnea, la diarrea e la tachicardia. Segni più specifici, invece, sono la perdita di peso e la comparsa di un aumento volumetrico della tiroide, ovvero il tipico gozzo.

Ipertiroidismo in gravidanza

Nonostante si tratti di una patologia davvero rara essa, se presente, potrebbe avere delle ripercussioni negative sullo stato di salute della madre e del bambino, ecco perchè va assolutamente diagnosticata e trattata. Tra le conseguenze legate alla madre la presenza di ipertensione gravidica, una maggiore probabilità di aborto spontaneo e parto pretermine, la preeclampsia, uno scompenso gravidico, il distacco della placenta e l’anemia. Tra quelle, invece, legate al feto, il peso basso, la nascita prematura, la morte neonatale, le malformazioni congenite e l’ipertiroidismo fetale e neonatale.

L‘ipertiroidismo deve essere curato con l’assunzione dei farmaci antitiroidei come il metimazolo o propiltiouracile. Generalmente si inizia con la somministrazione di dosaggi elevati che vanno via via ridotti fino alla sospensione totale. Nei casi più gravi può rendersi necessario l’intervento chirurgico. Una delle possibili cure da programmare, però, con largo anticipo rispetto alla gravidanza è la terapia con iodio radioattivo.

L’ipertiroidismo in gravidanza può essere tranquillamente tenuto sotto controllo grazie ad una terapia farmacologica mirata che non presenta, in genere, controindicazioni relative all’allattamento al seno. Per scongiurare qualsiasi tipo di complicazione si consiglia vivamente di ripetere i relativi esami di laboratorio ogni mese per tutta la durata della gravidanza in modo da monitorare lo stato di salute della madre e del feto e potere, nel caso, agire tempestivamente.

Photo Credit | Thinkstock

 

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