Come accrescere l’autostima nei bambini

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Come accrescere autostima bambini

Sarà capitato anche a voi di ritrovarvi di fronte dei bambini poco sicuri di se stessi. Rinunciano a giocare con i bimbi della loro età, si danno per vinti ancora prima di iniziare una qualsiasi impresa, sopravvalutano in maniera eccessiva amici o adulti che stanno loro intorno. Allo stesso tempo vi sarete ritrovati ad avere a che fare con i classici bulletti, spavaldi, che dietro l’eccessiva sicurezza in loro stessi celano ben altro. Si tratta di comportamenti che fanno presumere che anche in questo caso ci sia di fondo una ridotta dose di convinzione.

Purtroppo è frequente che il senso di autostima nei più piccoli non si sviluppi nella maniera corretta, ciò può essere causato dai genitori, a loro volta poco sicuri di se o non dotati degli strumenti necessari per far si che i lori bambini crescano fiduciosi nelle proprie capacità. Come spiega la dottoressa Silvia Spinelli, psicoterapeuta e formatrice, capita anche che mamma e papà siano i classici perfezionisti e che quindi condizionino anche non volendo l’autostima dei propri bambini.

Ora, considerato il fatto che in primis i bambini si relazionino con la realtà che li circonda anche e soprattutto attraverso gli adulti a loro più prossimi ai quali siano legati da un rapporto di affetto, caratteristiche che nella norma risiedono nei genitori, dovrebbero essere proprio questi ultimi in qualche modo a contribuire all‘accrescimento della loro autostima. Come? Cercando di porsi nei confronti dei piccoli come una sorta di guida, una figura solida posta al loro fianco per incoraggiarli a superare le difficoltà che incontreranno sul loro cammino seppur rispettando ed incoraggiando la loro autonomia nella scelta dei comportamenti da seguire.

Accompagnando ovviamente questo tipo di supporto con alcune piccole accortezze. Evitando ad esempio di screditare il bambino in continuanzione facendogli notare cosa ha fatto di sbagliato, se non in maniera costruttiva; non generalizzando ogni situazione facendogli desumere che sia sempre ed in ogni situazione poco attento o poco bravo; evitando reazioni di insofferenza o peggio ancora di umiliazione. Una piccola dose di lodi e complimenti giornalieri non necessariamente legati ad un successo in particolare, come afferma la dottoressa, possono essere di grande aiuto.

Fonte

Photi Credit | Thinkstock

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