Le cisti dermoidi

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Molte donne, sia in età fertile che in menopausa, soffrono di cisti ovariche. Le più comuni tra le cisti ovariche sono, senza dubbio, le cisti funzionali ma esistono dei tipi di cisti meno frequenti: è il caso, ad esempio, delle cisti dermoidi.

Cosa sono

Le cisti dermoidi sono delle formazioni a carico delle ovaie contenenti frammenti di peli, capelli, sebo, pelle, denti, unghie, ossa, cartilagine ed altri tessuti. Le cisti dermoidi si sviluppano a partire da cellule germinali ovariche che si differenziano in diversi tipi di tessuti. Le cisti hanno, generalmente, una forma sferica tra i 5 e i 15 cm di diametro, un aspetto liscio ed un colore tra il bianco ed il giallo. Le cisti dermoidi sono, nella maggior parte dei casi, unilaterali, interessano, cioè, solo un’ovaia, ma possono essere anche bilaterali e multiple. Le cisti dermoidi sono neoformazioni ovariche organiche benigne che difficilmente si trasformano in tumori maligni.

Sintomi

Le cisti dermoidi, come la maggior parte delle cisti ovariche, sono spesso asintomatiche. Sovente, però, le cisti dermoidi possono causare dolore pelvico. In particolare, questo accade quando si verificano delle piccole abrasioni a carico della cisti ed il contenuto fuoriesce e viene a contatto con le mucose circostanti. Altre volte, invece, il dolore addominale è legato alla crescita della cisti che causa lo spostamento dell’ovaio dalla sede normale. Accanto al dolore pelvico ed addominale, possono verificarsi irregolarità mestruali, perdite ematiche, dolori durante i rapporti, etcc..

Diagnosi e cura

Il primo strumento diagnostico utilizzato per le cisti dermoidi è l’ecografia transvaginale. L’ecografia permette al ginecologo di diagnosticare anche cisti di piccole dimensioni. Per analizzare adeguatamente il tipo ed il contenuto della cisti, il ginecologo potrà suggerire il ricorso ad altri analisi come il color doppler, la TC (Tomografia Computerizzata), la risonanza magnetica, i dosaggi ormonali ed i marker tumorali. Le cisti dermoidi, anche se benigne, devono essere rimosse. L’intervento chirurgico si esegue, generalmente, in laparoscopia. L’intervento è poco invasivo e non compromette la funzionalità dell’ovaio. Se le cisti sono di grandi dimensioni o se si sospetta una formazione maligna, si procede, invece, per via laparotomica.

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