Spotting premestruale: cause e sintomi di questo fenomeno

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Spotting

Il termine “Spotting” deriva dal verbo “to spot”, la cui traduzione letterale, significa “Macchiare”. Lo spotting, nel linguaggio medico, indica la presenza di macchie di sangue scuro, tra un ciclo e l’altro. Queste macchie, compaiono generalmente circa una settimana prima del ciclo mestruale, e sono legate alla carenza di progesterone: generalmente, nella fase luteale, ovvero nella seconda fase del ciclo, questo ormone si innalza, per poi precipitare con l’arrivo delle mestruazioni, quando l’endometrio favorisce la perdita di sangue. Se, dunque, i livelli di progesterone, crollano prima dell’arrivo del ciclo, si ha il fenomeno dello spotting.

 

Le cause del fenomeno dello spotting, sono legate generalmente allo stress, o ad un ciclo anovulatorio, ovvero privo di ovulazione, che comporta un abbassamento dei livelli di progesterone. Il calo di questo ormone, oltre a comportare il fenomeno dello spotting, può correlarsi ad una serie di altri disturbi medio-lievi, quali stitichezza, pelle acneica, irritabilità e stanchezza. Per ovviare a questa problematica, è consigliabile consultare il proprio medico, ed effettuare ad una serie di test diagnostici e ad un’eco addominale. Grazie a quest’ultima in particolare, sarà possibile valutare lo spessore dell’endometrio e valutare la possibilità di integrare il progesterone mediante degli integratori.

 

Il fenomeno dello spotting è molto comune per le donne che assumono la pillola anticoncezionale. Le perdite ematiche scure, sono assolutamente fisiologiche, e possono presentarsi per diversi mesi, fino a completo assestamento dell’organismo. Lo spotting può manifestarsi anche a seguito del concepimento, o nella prima fase della menopausa. Il calo del progesterone, comporta delle perdite ematiche anomale, che possono presentarsi tra un ciclo mestruale e l’altro.

 

Dunque, il fenomeno dello spotting in sé, non comporta alcun tipo di pericolo, ma può essere indicativo di diversi altri disturbi, per cui non va sottovalutato, soprattutto se si presenta in modo costante. A seguito del concepimento, per esempio, il fenomeno dello spotting è comune: le perdite sono molto esigue, e anche la colorazione, non è identica a quella del mestruo, per cui è facilmente riconoscibile come un fenomeno isolato e del tutto fisiologico.

E’ sempre consigliabile sottoporsi ad indagini di routine, e consultare il proprio medico in caso di anomalie pre e post ciclo mestruale, cosi da effettuare tutti i controlli del caso e verificare la presenza di cisti ovariche, miomi, e ispessimenti dell’endometrio, o diverse altre condizioni che potrebbero legarsi a fenomeni più gravi. La soluzione dunque, è effettuare un’ecografia interna ed esterna, cosi da valutare la condizione dell’apparato genitale nella sua totalità.

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