Attendere la prima parola del proprio bambino è davvero emozionante. Ci sono bambini molto precoci che a 2 anni, anche prima, parlano bene e moltissimo e bambini che invece tardano un pochino, senza per questo motivo avere alcun tipo di problema. Semplicemente ognuno ha i suoi tempi. Uno studio, condotto dagli esperti della Pennsylvania State University, University of California e Columbia University, hanno dimostrato che la loro abilità di linguaggio intorno ai due anni di età potrebbe predire il loro successo da grandi.
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Il bisfenolo A aumenta il rischio di aborto e l’infertilità maschile
Abbiamo già parlato, in passato, del Bisfenolo A, molecola utilizzata nella produzione di alcuni tipi di plastica la cui pericolosità è stata dimostrata dal risultato di diversi studi. Due tra i più recenti, presentati durante la conferenza dell’American Society for Reproductive Medicine di Boston, dimostrerebbero come al Bisfenolo A e agli ftalati sarebbero legati dei rischi legati sia all’aborto che alla fertilità maschile.
“Il coniglio che voleva addormentarsi” il libro che fa dormire i bambini
Mamme e papà disperati che alla sera, dopo avere messo a letto i vostri bambini, non riuscite proprio a farli addormentare, non potete perdere “Il coniglio che voleva addormentarsi” il libro dello psicologo e professore svedese Carl-Johan Forssén Ehrlin. Non è altro che un libriccino di poche pagine, una ventina, che racchiude molti disegni e poche storie da leggere ai vostri bambini per favorire la nanna. Il libro contiene delle vere e proprie istruzioni che i genitori dovranno seguire alla lettera per conseguire la giusta efficacia.
Cosa fare le ultime settimane di gravidanza
Ci siamo quasi, ormai non mancano che poche settimane al parto e non state più nella pelle: volete assolutamente “conoscere” lo scricciolo che portate in grembo da almeno 8 mesi. Oltre a fantasticare su come sarà, a chi assomiglierà e come cambierà la vostra vita a breve c’è chi, a riposo forzato, magari dal lavoro, inizi ad annoiarsi. La domanda sorge spontanea: cosa fare nelle ultime settimane di gravidanza?
Un call center neuropsichiatrico per bambini attivo h24
Non è mai facile accettare che il proprio bambino abbia bisogno di cure psichiatriche eppure sono numerosi i piccoli con problemi psicologici. Per questo motivo l’ Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ha allestito un call center neuropsichiatrico attivo h24. I genitori possono chiamare in qualsiasi momento, di fronte a improvvisi problemi e crisi dei loro figli, e a rispondere è un team di 5 psicologi pronto a dare una prima ‘soluzione’ ai problemi di natura psicologica e psichiatrica segnalati.
Come tenere il bambino durante il bagnetto
Il bagnetto è uno dei momenti più importanti della routine giornaliera del bambino. Quando però stringiamo per la prima volta tra le braccia il nostro neonato, ci rendiamo conto che è piccolissimo e che forse potrebbe non essere così facile come abbiamo immaginato. Il problema di base è solo uno: come va tenuto correttamente?
Bambini a scuola di dieta contro l’obesità
Fare mangiare bene i bambini non è semplici. Ci sono le mode, le merendine e ritmi frenetici della vita che sicuramente ostacolano la quotidianità e anche la cucina di mamma e papà. Se non si riesce a dare l’esempio, che cosa si può fare? Mandarli a scuola di dieta. I medici della University College di Londra e del Great Ormond Street Hospital che hanno lanciato in alcune zone circoscritte della Gran Bretagna un programma di formazione rivolto ai bimbi dai 18 mesi in su e soprattutto ai loro genitori.
La depressione post-partum è scritta nel Dna
La depressione post-partum fa paura alle donne che decidono di avere un bambino. Purtroppo è un disturbo molto frequente e colpisce una neomamma su 5, mettendo i loro bambini a rischio di scarso sviluppo comportamentale, cognitivo e sociale. Secondo una nuova ricerca, questa malattia si può leggere nel dna.
Lavoretti per bambini da fare in estate
L’estate rappresenta, senza dubbio, la stagione durante la quale il tempo libero è maggiore ed allo stesso tempo fornisce tanti spunti interessanti per passatempi divertenti da fare in casa così come all’aperto. Le giornate sono più lunghe ed una volta rientrati alla base per pausa pranzo o da un pomeriggio al mare, i bambini reclamano attenzioni, magari si annoiano ed iniziano a fare i capricci. Ecco, allora, una serie di spunti per tenerli occupati con dei lavoretti da fare proprio durante la bella stagione.
Come comportarsi se il bambino si perde in spiaggia
Andare in vacanza con i bambini ha i suoi pericoli. I piccoli faticano a darsi dei limiti e a volte presi dal gioco si cacciano nei guai. Un classico è perdersi in spiaggia, soprattutto se i bagni sono molto grandi ed affollati. Risultato? Il panico assoluto dei genitori. Come si può prevenire questa situazione e soprattutto come si deve affrontare?
Bambini: cosa fare in estate a casa
L’estate rappresenta per molti il tanto atteso momento del relax e del dolce far niente. Non tutti, però, sono partiti per le ferie, sia per via del lavoro che per le proprie possibilità economiche. Chi si trovi in questa situazione ed abbia in casa dei bambini piccoli, sa bene quanto interminabili possano sembrare le giornate estive, soprattutto se passate in casa. Inoltre, la chiusura della scuola per tre mesi, non risulta conciliabile con l’organizzazione di numerose famiglie. Ecco allora una breve lista di cose da fare in casa con i piccoli in estate.
Tablet ai bambini? Sì, ma non più di 30 minuti al giorno
Tutti pronti per partire per l’estate? Un oggetto che non mancherà nella valigia di moltissimi ragazze è il tablet. Ci sono piccoli che giocano in macchina durante il viaggio, piccoli che si concentrano a tavola, così i genitori riescono a cenare in santa pace, e piccoli invece che lo usano per fare i compiti, leggere o giocare. Come si faceva prima, senza tablet? Questo piccolo strumento deve però essere utilizzato con un po’ di attenzione.
“Svezzamento Secondo Natura”, come svezzare in modo sano
Quella dello svezzamento rappresenta una fase particolarmente delicata, sia per quanto riguarda il bambino, abituato fino a tale momento all’assunzione di soli cibi liquidi, che per la mamma, che si ritrova spesso a dover fare i conti con mille ansie e dubbi. A questo proposito vi consigliamo la lettura di “Svezzamento Secondo Natura”, il libro che insegna quando e come introdurre, nell’alimentazione del proprio neonato, cibi sani e biologici. Adatto in tutti quei casi in cui si voglia svezzare il proprio piccolo senza ricorrere all’utilizzo di cibi industriali e preconfezionati che, seppur più pratici, sono anche meno sicuri.
Diventare papà fa ingrassare di 2 chili
Diventare papà non è un gioco da ragazzi, ma anzi – soprattutto il primo figlio – è un’assunzione di responsabilità e una fatica non da poco. Noi donne abbiamo 9 mesi per prepararci all’arrivo del nostro bambino e nonostante un percorso di trasformazione e di attesa spesso si arriva smarrite. Un conto è l’idea di avere un figlio, un conto è accudirlo dolcemente tutti i giorni e tutte le notti. I papà non hanno neanche questo.