Anche i bambini soffrono di mal d’autunno

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Il mal d’autunno è una strana sensazione, un mix tra pigrizia, indolenzimento delle ossa, noia e svogliatezza. Care mamme, questo stato non colpisce solo gli adulti. Il cambio di stagione mette KO anche i piccoli di casa, che faticano molto a prendere il ritmo frenetico tipico del periodo invernale e della scuola.

Quasi tutte le famiglie hanno una tabella di marcia abbastanza serrata: sveglia, colazione, di corsa a scuola, poi c’è pranzo, il pomeriggio diviso tra compiti, attività sportive, eventuali corsi didattici e ripetizioni. La sera, a volte, i bambini non hanno neanche voglia di giocare o, al contrario, manifestano questo malessere con una sorta di iperattività, che può disturbare moltissimo il sonno. Risultato? Lo stress aumenta giorno dopo giorno.

La dottoressa Francesca Saccà, psicologa e psicoterapeuta, intervistata dall’Ansa, ha dichiarato:

Il primo consiglio da dare ai genitori è perciò quello di osservare il comportamento dei bambini a scuola, a casa e soprattutto quando giocano con i loro amici, perché è il momento in cui sono più spontanei. Se si avverte un cambiamento nel loro modo di agire allora è il momento provare a rallentare i ritmi e, nei casi in cui si riveli necessario, rivolgersi a uno specialista per una consulenza.

Caricare troppo i bambini non è sano. Lo si fa per loro, per non posteggiarli davanti alla tv, ma a volte hanno bisogno di liberare la mente e non vivere come adulti stressati. Fate delle passeggiate, rilassatevi tutti insieme e curate la loro alimentazione. Non sono tre consigli da poco e non è neanche così facile metterli in pratica, soprattutto quando entrambi i genitori lavorano e il tempo libero è un lusso che non ci si può permettere.

Piccolo vademecum per l’alimentazione: il bambino deve fare colazione e questo pasto deve fornire il 15-20% dell’apporto calorico giornaliero complessivo. Quali cibi proporre? Latte o yogurt, cereali e un frutto. A pranzo e a cena, puntate sui prodotti di stagione cercando di variare quanto più possibile.

 

Photo Credit| ThinkStock

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