Si sa la cultura è importante. È un po’ una sorta di ritornello che sentiamo da quando siamo bambini. Eppure la società di oggi viaggia controcorrente e la fotografia scattata da Save the Children con il Rapporto «Liberare i bambini dalla povertà educativa: a che punto siamo?» è davvero inquietante. Quasi la metà (il 48%) dei bambini tra 6 e 17 anni non ha letto neanche un libro, se non quelli scolastici, e nell’anno precedente, il 69% non ha visitato un sito archeologico e il 55% un museo.
Non è più rosea la situazione se si parla di sport. Perché quasi 1 bimbo su 2 non fa alcun tipo di attività sportiva. Per stimolare alla cultura i bambini, ci deve essere anche un’attività in famiglia come andare a teatro o a un concerto, visitare musei, siti archeologici o monumenti, svolgere regolarmente attività sportive. In Italia, il 64% dei minori nell’ultimo anno non ha svolto quattro tra le sette attività sopra richiamate. Il 17% ne ha svolta soltanto una, mentre l’11% non ne ha svolta nessuna.
Questa situazione è più marca al Sud e nelle Isole che al Nord. Save the Children ha poi messo in correlazione un’altra realtà: la povertà materiale va di pari passo con la povertà educativa. In Italia sono 1.045.000 i bambini che vivono in povertà assoluta e si concentrano in particolare in regioni come la Calabria (quasi uno su quattro) o la Sicilia (poco meno di uno su cinque). Sono invece poco meno di due milioni quelli che vivono in povertà relativa (il 19%). Commenta così Valerio Neri, direttore generale di Save the Children:
«Un paese che non garantisce diritti, doveri e opportunità uguali per tutti, soffocando sul nascere le aspirazioni e i talenti dei nostri figli, non è solo un paese ingiusto ma anche un paese senza futuro»
Save The Children lancia l’iniziativa «7 Giorni per il Futuro», una settimana con circa 400 eventi e iniziative in tutta Italia, promossi da circa di 250 tra enti e associazioni. L’elenco delle iniziative lo potete consultare sul sito www.illuminiamoilfuturo.it.
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