Bambini e punizioni fisiche, per un quarto degli italiani il ceffone è educativo

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Lo sostiene una ricerca diffusa qualche giorno fa da Save the Children, in occasione del lancio della campagna “A mani ferme – Per dire no alle punizioni fisiche nei confronti dei bambini”: il 27% degli italiani ricorre a punizioni fisiche più o meno di frequente, e un quarto considera lo schiaffo uno strumento educativo.

Il ritratto del genitore italiano che emerge dalla ricerca su “I metodi educativi e il ricorso a punizioni fisiche” non è del tutto negativo, ma sicuramente migliorabile: la maggior parte dei genitori considera infatti il dialogo (50%) e l’ascolto (35%) i principali strumenti educativi, e tuttavia solo un 25% si rifiuta categoricamente di ricorrere a punizioni fisiche nei confronti dei loro figli. C’è poi chi lo fa eccezionalmente (49%), qualche volta al mese (22%) o quasi tutti i giorni (5%).

In generale, sembra diffusa la convinzione che, in fondo, un ceffone non abbia mai fatto male a nessuno, e che anzi possa aiutare nell’educazione dei propri figli.

In realtà (…) le conseguenze di uno schiaffo, soprattutto se reiterato, non sono neutre. Un bambino può diventare con l’andare del tempo aggressivo e nervoso, o, al contrario deprimersi ed è importante che i genitori siano consapevoli di ciò.

sostiene Valerio Neri, il Direttore Generale Save the Children Italia.

La ricerca non mira comunque a colpevolizzare i genitori italiani, tutt’altro. Gli stessi genitori ammettono infatti che molto spesso lo schiaffo o la sculacciata sono frutto dell’esasperazione, e il fatto che molti di essi manchino di adeguati supporti per svolgere il proprio ruolo non facilita certo le cose.

La campagna “A mani ferme” si propone quindi di aiutarli diffondendo, oltre a uno spot dal claim “Uno schiaffo non finisce mai”, anche una Guida alla genitorialità positiva, in collaborazione con la Società italiana di pediatria e l’Associazione Nazionale Pedagogisti.

La Guida, scaricabile anche dal sito ufficiale, offre utili indicazioni e approfondimenti per sviluppare una genitorialità che sia autorevole senza ricorrere alle punizioni fisiche, bensì attraverso modelli educativi non violenti: vi invito a leggerla e, se volete, a darmi la vostra opinione sull’argomento.

[Fonte]

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