Bambini, 10mila passi al giorno per combattere il diabete

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I vostri bambini si muovono? Vanno a scuola a piedi o con i mezzi? La maggior parte è sedentario e soprattutto si fa scarrozzare da mamma e papà, abitudine sicuramente comoda ma poco salutare. Secondo una ricerca australiana, dell’Universita’ di Adelaide, pubblicata online su Diabetes Care, diecimila passi al giorno sono quelli minimi raccomandati, ma in generale aggiungerne 1000 alla propria media giornaliera, un piccolo ‘traguardo’, può fare bene ai ragazzi con diabete 1 perché migliora la salute cardiovascolare.

 

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Gli studiosi hanno analizzato per un minimo di cinque giorni consecutivi l’attività fisica di 90 ragazzi malati di diabete di un’età media di 13 anni, verificando che il 55% di loro faceva meno di 10mila passi.

Dai risultati è emerso inoltre che, indipendentemente dal raggiungimento di questa soglia, intensificando il movimento, con l’aggiunta di 1000 passi in più alla conta giornaliera, migliorava la struttura dei vasi sanguigni e si riduceva il rischio di aterosclerosi, cioè la formazione di accumuli di grasso nelle arterie che ne aumentano lo spessore, con benefici per la salute cardio-vascolare. Claudio Maffeis ha commentato:

“L’attività motoria è uno dei quattro punti cardine nella cura del diabete 1; il primo è il trattamento con l’insulina, il secondo è l’auto-monitoraggio della glicemia, il terzo riguarda una nutrizione corretta, che consenta di contenere proteine e grassi entro i livelli raccomandati e abbia un apporto adeguato di fibre, soprattutto solubili che incidono sulla velocità di assorbimento dello zucchero, il quarto è proprio l’attività fisica. Importante perché il muscolo utilizza e assorbe il glucosio”.

 

Quali sport fare? Sia l’attività fisica di tipo aerobico sia quella anaerobica, oltre a tenere sotto controllo il peso, regola e ottimizza l’utilizzo del glucosio. I bambini diabetici non sono diversi, possono praticare il 99% degli sport, l’unica accortezza è controllare la glicemia prima, dopo e durante e regolare la nutrizione, in particolare l’apporto di carboidrati, in funzione dell’esercizio. Soprattutto in estate, poi, mai dimenticare una corretta idratazione.

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