L’udito del neonato, esami di valutazione

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Udito Neonato

Gli esami che valutano il benessere della funzione uditiva di un neonato variano in base all’età del bambino, e sono diversi e vari, anche per la mancata o completa collaborazione da parte del paziente. L’audiometria comportamentale infantile aiuta a capire tramite metodi specifici la capacità uditiva di un neonato. I test effettuati sono: di facile esecuzione ed abbastanza rapidi, così da non affaticare il piccolo paziente; flessibili e quindi hanno la possibilità di un confronto con vari test; appropriati, cioè adeguati alle capacità motorie e mentali del bambino.

La scelta del test da utilizzare deve essere fatta in base all’età:

– nel neonato si studia il riflesso di allarme, mediante la Reattometria;
– ad 1 anno viene valutato il riflesso di orientamento con il BOEL test e l’AMBO;
– da 1 a 3 anni si utilizza il riflesso di orientamento condizionato con il ROC;
– da 3 a 6 anni si studiano le risposte volontarie condizionate con la Play Audiometry;
– oltre i 6 anni le risposte volontarie non condizionate con la Audiometria tonale.

Le capacità di risposta che il bambino può dare, dipendono da vari fattori:

– dalla sua età mentale e quindi dalla possibilità che ha di poter utilizzare risposte e comportamenti già appresi, o di apprenderne di nuovi;
– dalla sua età cronologica, cioè dalla capacità neuromuscolare di dare la risposta adeguata;
– dallo stato neurologico, cioè dalle capacità motorie e mentali del suo livello uditivo;
– dalla volontà di seguire l’esame, che è influenzata dalle motivazioni, dall’attenzione, dal carattere e dal tipo di rapporto che si è instaurato con l’esaminatore;
– da precedenti esperienze del bambino con test audiometrici;
– dalle condizioni ambientali.

Il bambino sottoposto a test, a seconda della sua età, può dare due tipi di risposte:


risposte riflesse, a loro volta suddivise in risposte incondizionate e risposte condizionate;
risposte volontarie, anche esse suddivise in incondizionate e condizionate.

Il bambino può dare risposta allo stimolo acustico in relazione al suo livello di maturazione uditiva e neuromotoria, che, segue delle tappe ben precise:

– 1 mese: possibile inibizione di risposte di tipo comportamentale in risposta ad uno stimolo sonoro;
– 3 mesi: primi tentativi di localizzare la sorgente sonora;
– 6 mesi: soddisfacente sviluppo della capacità di localizzare la sorgente sonora;
– 9 mesi: precise risposte di localizzazione sonora;
– 1 anno: il bambino reagisce a parole semplici (il proprio nome, la parola “mamma”, etc);
– 1 anno e mezzo: vengono riconosciute le diverse parti del corpo se nominate (naso, bocca, etc.);
– 1 anno e 9 mesi: è in grado di individuare oggetti familiari se nominati (cane, aereo, etc.);
– 2 anni: in alcuni casi può venir effettuata l’audiometria con giocattoli;
– 3 anni: mediante l’audiometria con giocattoli si ottengono valori di soglia attendibili.

Vi consigliamo di non sottovalutare questi controlli uditivi per vostro figlio.

6 commenti su “L’udito del neonato, esami di valutazione”

  1. Salve sono Carlo, Papa da quattro giorni, vi scrivo perchè oggi è stata dimessa mia moglie e mia figlia Marica, e in ospedale prima della dimissione il Pediatra ha comunicato a mia moglie che la bambina non sente all’orecchio sinistro…
    E che potrebbe essere un ritardo dello sviluppo dell’orecchio, e di portarla a controllo fra due mesi.
    Al che mia Moglie è dispiaciuta, e io non so a chi rivolgermi…
    Vi prego per quanto possibile di aiutarmi, e di spiegarmi cosa succede…

    Diventare Padre è bellissimo, ma non voglio che succeda niente alla mia piccola.

    Grazie
    Carlo

    Rispondi
    • Ciao Carlo, di dove siete? Ti consiglio di prendere appuntamento con uno specialista, non posso esserti di aiuto senza sapere precisamente di cosa si tratta.

  2. Ciao Micol, siamo di aversa (CE), in ogni caso alla dimissione hanno detto questa cosa a mia moglie…
    Hanno detto che il segnale sonoro non’è passato all’orechhio sinistro…
    Domando: potrebbe trattarsi di qualcosa risolvibile??
    Posso sperare che questo incubo passi da solo o devo preoccuparmi e cominciare a girare specialisti???

    Vi prego di rispondermi e di spiegarmi quanto meno cosa succede, perchè sono molto preoccupato…
    In ogni caso nel frattempo ho già fissato l’appuntamento con un pediatra per visitare la bambina.
    Grazie
    Carlo

    Rispondi
    • Caro Carlo dare una risposta netta è molto difficile, se il pediatra ha detto di fare un controllo credo sia possibile e probabile che questa non sia una diagnosi ma una possibilità, dunque cercherei di non allarmarmi e di mantenere la calma, potrebbe anche avere solo un piccolo deficit uditivo che non significa nel modo più assoluto sordità. Il mio consiglio da mamma è quello di far visitare la piccola Marica da uno specialista in modo che tu possa avere subito le risposte che cerchi, senza però stare in ansia, a volte anche i medici possono sbagliare.

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