uso dei farmaci in gravidanza

Farmaci e gravidanza, la campagna dell’Aifa per informare le mamme

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Ha mal di testa, posso prendere un anestetico? Ho l’allergia, è concesso l’antistaminico? Ho l’asma come posso curarmi in questi mesi? Domande semplici, non banali, che affollano la mente delle donne in attesa, che hanno paura di ammalarsi durante la gestazione per dover assumere dei farmaci dannosi per il bambino. Arriva così la campagna farmaci e gravidanzaPerché… la tua salute è la sua, Mamma”, elaborata dall’Aifa per informare su questo delicato tema.

amoxicillina

Amoxicillina in gravidanza, quando si può assumere?

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I farmaci in gravidanza sono sempre assunti con preoccupazione: c’è il timore che possano far male al bambino, magari favorendo l’insorgere di malformazioni. La verità, però, è che in alcuni casi gli antibiotici vanno presi. I medici valutano sempre il rischio minore e poi sanno quali sono i prodotti ben tollerati durante la gestazione. Tra questi c’è sicuramente l’amoxicillina.

Farmaci gravidanza permessi vietati

Farmaci in gravidanza, quelli permessi e quelli vietati

Farmaci gravidanza permessi vietati

Quella dell’assunzione dei farmaci durante la gravidanza è una problematica molto delicata, specie se pensiamo alla salute del feto. In linea teorica durante i nove mesi precedenti il parto sarebbe bene non assumere alcun farmaco, o meglio, assumere solo quelli strettamente necessari e solo dietro consulto ginecologico. Come è facile desumere, non sempre ciò si rivela possibile. Ecco perchè nel caso in cui non se ne possa fare a meno, sarà bene avere chiaro quali siano i farmaci permessi e quelli vietati in gravidanza. E’ opportuno sottolineare come la grande maggioranza dei farmaci sia in grado di passare attraverso la placenta e che quindi il bambino all’interno dell’utero non sia protetto al suo interno.

farmaci in gravidanza

L’assunzione di antidolorifici in gravidanza potrebbe favorire lo sviluppo di spina bifida

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Prendere farmaci in gravidanza è altamente sconsigliato, soprattutto senza controllo medico. Come sempre, però prima di affrontare il tema di questa nuova ricerca, è bene cercare di fare il punto su una questione: non è vero che non si possono prendere medicinali. È necessario valutare con attenzione i pro e i contro e solo un dottore può farlo, la condizione della gravida e soprattutto esistono dei prodotti che sono compatibili con la gestazione. Tra questi, alcuni antibiotici, alcuni antidolorifici, alcuni tipi anestesia e ben dosato anche il cortisone.

Ibuprofene, meglio non assumerlo in gravidanza

Che gli unici farmaci consentiti in gravidanza fossero quelli a base di paracetamolo lo sapevamo già, tuttavia è sempre bene fare il punto della situazione, soprattutto a beneficio delle nuove future mamme. Uno studio condotto oltreoceano e pubblicato sul Canadian Medical Association Journal conferma infatti la pericolosità del principio attivo ibuprofene se assunto a qualche giorno dal concepimento e durante la gravidanza.

L’uso dei farmaci in gravidanza

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Come avrete sicuramente notato, nei foglietti illustrativi di quasi tutti i farmaci c’è scritto di prestare attenzione all’uso di quel medicinale durante la gravidanza; questo fatto non è casuale, infatti assumendo determinati farmaci potrebbero proporsi effetti collaterali sul feto al quale la medicina arriva attraverso la placenta. 

Se state assumendo dei farmaci per una terapia prolungata e decidete di avere un bambino, chiedete consiglio al vostro medico sulle eventuali controindicazioni, perché, se ci sono dei farmaci che vengono eliminati dall’organismo nel giro di un paio di giorni, ce ne sono alcuni che invece richiedono mesi se non addirittura anni. Il periodo più delicato della gravidanza è quello dei primi tre mesi, durante i quali sarebbe opportuno non assumere farmaci, ma se questo non è possibile, è necessario avvertire il ginecologo.

Per i disturbi lievi come vomito, nausea o stitichezza, è meglio non prendere medicinali, perchè la nocività dei farmaci in gravidanza è legata soprattutto alle dosi e al trattamento per lunghi periodi, e questo vale anche per i comuni antidolorifici e antipiretici, come l’Aspirina o la Novalgina. Anche gli psicofarmaci, compresi sonniferi e tranquillanti, sono pericolosi se assunti in gravidanza, perché sono in grado di passare velocemente la barriera placentare; quindi, anche in questo caso, l’insonnia e l’ansia andrebbero curate in modo non farmacologico.