raccontare favole

I vestiti nuovi dell’Imperatore

I vestiti nuovi dell’Imperatore è una favola scritta da H.C. Andersen nel 1837. La storia appartiene però alla tradizione popolare europea e una prima versione spagnola risale al 1300 circa. Nei secoli è giunta fino a noi. Potete raccontarla ai bambini sin dai quattro anni. Le risate sono assicurate!

Molti anni fa viveva un imperatore che amava tanto avere sempre bellissimi vestiti nuovi da usare tutti i suoi soldi per vestirsi elegantemente. Non si curava dei suoi soldati né di andare a teatro o di passeggiare nel bosco, se non per sfoggiare i vestiti nuovi. Possedeva un vestito per ogni ora del giorno e come di solito si dice che un re è al consiglio, così di lui si diceva sempre: «E’ nello spogliatoio!».

Le favole stimolano la fantasia e aiutano a interpretare la realtà

Raccontare le favole ai bambini è un esercizio davvero importante, per la loro crescita, ma anche per creare un legame speciale con i nostri piccoli, che in noi vedono dei cantastorie, molto speciali. La lettura stimola la fantasia e non è un meccanismo così scontato. Le generazioni di oggi sono abituate a vedere cartoni animati meravigliosi o a giocare con prodotti digitali, che riproducono mondi tridimensionali.

Fiabe per bambini, Il Natale di Martin

L’autore della fiaba che vi racconto oggi è lo scrittore russo Lev Tolstoj. Il Natale di Martin racconta la storia di un ciabattino che incontra Cristo e, pur non riconoscendolo, gli apre la sua casa confortandolo ora con un pasto caldo, ora con una parola di perdono. Sarà questo a procuragli una gioia autentica e a ridargli la voglia di vivere. Una bella storia da raccontare ai più piccoli già dai 4 anni. Buona lettura!

Cappucccetto rosso e Pinocchio i più letti dai bambini, oggi come ieri

Appena qualche giorno fa vi abbiamo parlato dei risultati del progetto Leggere per crescere, presentati di recente al Teatro Nuovo di Verona. Oggi torniamo a farvi riferimento perchè nella stessa occasione sono stati presentati i risultati di un’indagine Doxa Advice, volta ad indagare e a mettere a confronto le letture preferite di chi era bimbo dieci anni fa con quelle dei bambini di oggi.

Leggere ad alta voce per il nostro bambino lo aiuta a crescere e rafforza il legame con noi

Quando non avevo ancora figli fantasticavo spesso su come sarebbe stato bello leggere loro le favole alla sera, prima di metterli a dormire. Forse è proprio per questo che adesso questa piccola abitudine, tanto gradita anche al mio cucciolo, mi riempie di gioia e rappresenta uno dei momenti più belli di tutta la giornata. Non ci rinuncerei per niente al mondo e, sera dopo sera, aspetto con ansia che arrivi il momento della “storia”.

Fiabe di Luigi Capuana: Senza orecchie

La storia che vi racconto oggi è tratta, come altre che vi ho già narrato, dalla raccolta di favole “C’era una volta”, del siciliano Luigi Capuana esponente anch’egli, come il più famoso conterraneo Giovanni Verga, della corrente letteraria nota come verismo. Si intitola Senza Orecchie ed è adatta anche a bimbi piccoli (già a partire dai 5 anni). Vi assicuro che li renderà molto curiosi:

Fiabe di Luigi Capuana: Tì tìriti tì

La fiaba di oggi, ancora una volta dello scrittore siciliano Luigi Capuana, narra di un bimbo nato povero  ma destinato a diventare re. Ad aiutarlo saranno l’intervento di un mago e l’imperdonabile avidità del suo predecessore. Ecco per voi la storia intitolata Tì tìriti tì.

Fiabe di Luigi Capuana, Cecina

Ho sempre amato leggere, sin da quando ero piccolissima; per questo motivo ricordo sempre con immenso piacere il giorno in cui ricevetti uno dei doni più graditi della mia infanzia: C’era una volta, raccolta di favole dello scrittore siciliano Luigi Capuana. Questo libro, provato dal tempo, è ancora con me e io lo amo come lo amavo allora quando, bambin,a lo strinsi per la prima volta fra le braccia e aprendolo sentì il suo profumo di “libro nuovo” sprigionarsi dalle pagine illustrate.

La favola che vi racconto oggi è inclusa proprio in questa raccolta e si intitola Cecina. Buona lettura!

Fiabe cinesi: Paradiso e inferno

La favola che vi raccontiamo oggi proviene dalla Cina;  protagonista è un samurai che però non troveremo impegnato in eroiche imprese. Ne ha già compiute molte ed ora si appresta a comprendere il senso della vita:

Dopo una lunga e coraggiosa vita, un valoroso samurai giunse nell’aldilà e fu destinato al paradiso. Era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter dare prima un’occhiata anche all’inferno.

Il congresso dei topi

Jean de la Fontaine è un celebre favolista francese, vissuto nel 1600. Le sue favole moralistiche, brevi e raffinate, hanno come protagonisti animali parlanti, espediente già collaudato dai favolisti dell’età classica, spesso per mettere alla berlina i potenti. La favola che vi racconto oggi è tra preferite della mia infanzia: Il congresso dei topi.

Un gatto chiamato Rodilardo faceva tale strage di topi che non se ne vedevano quasi più intorno, tanto grande era il numero di quelli che aveva mandato alla sepoltura. I pochi rimasti., mancando loro il coraggio di lasciare i rifugi in cui si celavano, erano ridotti a non mangiare nemmeno il quarto di ciò che occorreva loro per sfamarsi e Rodilardo era considerato fra quella povera gente, non un gatto, ma un vero e proprio demonio.

Favole di Fedro, il Lupo e l’agnello

Fedro è un autore di favole vissuto nell’antica Roma, e attivo sotto gli imperatori Tiberio, Claudio e Caligola. Sembra fosse uno schiavo di origini greche cui l’imperatore Augusto aveva reso la libertà e che abbia scritto un’opera composta da cinque libri di favole; di questa corposa produzione restano però solo novantatre testi anche piuttosto brevi. Gli esperti quindi hanno ragione di credere che l’opera di Fedro sia stata sottoposta a diversi tagli e censure nel corso dei secoli.

Molte mamme magari le conosceranno per averle tradotte dal latino al liceo ma, a parte l’aspetto didattico, la favole di Fedro rappresentano un piacevole intrattenimento da proporre ai nostri bambini magari un attimo prima di metterli a letto per la nanna. Oggi vi racconteremo Il Lupo e l’agnello, che, nelle intenzioni dell’autore, ci mostra quanto sia facile per i prepotenti (in questo caso il lupo) opprimere i più fragili e indifesi (l’agnello) e, ahìnoi, sappiamo bene quanto sia vero tutto questo ancora oggi, a secoli di distanza dal tramonto dell’epoca imperiale.

Linguaggio e metafore influenzano il comportamento dei bambini

Genitori, attenzione alle parole da scegliere quando si parla con i bambini. Anche quando si descrivono i personaggi dei racconti: il cattivo della storia (perché è cattivo, come ci si comporta con lui), la bella (è protagonista solo per la sua bellezza o per altro), l’eroe (cosa ha fatto per essere coraggioso), etc. Perché?
L’uso del linguaggio è importante per l’orientamento del pensiero: nel senso, attraverso il modo di usare le parole, di scegliere il registro linguistico si trasmettono tradizioni e culture, ma anche abitudini comportamentali nei confronti di aspetti della vita e della società. Il linguaggio agisce  sui nostri comportamenti, sulle nostre scelte e sui modi di percepire la realtà; insomma il linguaggio influenza ed educa.

I genitori che si rapportano e parlano con i figli, rispondendo ai loro primi “perché” e spiegando loro situazioni e significati, dovrebbero considerare questo fatto, destinando particolare attenzione inoltre  all’uso delle metafore insite nei discorsi o nelle narrazioni di realtà o di fantasia rivolti al bambino.

Le favole aiutano i bambini a crescere

L’abitudine di raccontare una favola ai bambini prima d farli addormentare è un vero toccasana per grandi e piccini. Le favole, infatti, oltre ad essere un momento di relax, rappresentano un elemento fondamentale per lo sviluppo educativo e formativo del bambino. Le storie, attraverso i vari personaggi e le loro vicende che rimangono impresse nella fantasia del bimbo, spiegano a livello simbolico la realtà e i suoi problemi. Il bambino, in questo modo, riesce ad interiorizzare facilmente, guidato dall’immaginazione, concetti e situazioni. Grazie al racconto, inoltre, il bambino apprende regole, valori e modi di comportarsi che lo aiuteranno nella vita di tutti i giorni.

Il  momento della favola aiuta a rafforzare il legame tra il bambino ed i genitori. La lettura della fiaba, infatti, crea un’atmosfera magica ed intima e permette ai genitori di ritagliarsi un momento tutto loro per stare con i propri figli. Per questo, è importante che mamma e papà si alternino nella lettura delle favole per rafforzare ciascuno il proprio rapporto con il piccolo.