pubertà

Figlio transgender a 11 anni: è polemica in America

La storia del ragazzino transgender di 11 anni T.L. che sta seguendo una terapia ormonale per bloccare i caratteri maschili che insorgono nella pubertà, sta spaccando l’opinione pubblica americana. Anzi, sembra quasi che a sostenere i genitori di Tammy siano davvero pochi, benchè la situazione sia abbastanza complicata. Tammy ha scoperto fin dai 6 anni di non riconoscersi nella sua identità sessuale e all’epoca minacciò di mutilarsi i genitali.

Identità sessuale, iniezioni per bloccare la pubertà

Un’iniezione mensile per arrestare la pubertà. Il motivo? Dare ai bambini la possibilità di fare chiarezza sulla propria identità sessuale. L’identità sessuale, infatti, è un qualcosa che si costruisce piano piano con non poche difficoltà. La pubertà è un momento molto delicato nella vita di ogni ragazzino: il corpo va incontro a numerosi cambiamenti  e si inizia a dare ascolto ai propri istinti sessuali. Istinti spesso complessi e difficili da comprendere appieno.

In Gran Bretagna, per aiutare i ragazzini a dissipare i dubbi circa la loro identità sessuale, è stata messa a punto una terapia alquanto bizzarra.  Al Tavistock and Portman NHS Trust di Londra, l’unico centro del Regno Unito che si occupa di disordini di identità di genere (Gender Identity Disorder), infatti, è possibile effettuare delle iniezioni in grado di arrestare lo sviluppo sessuale dei bambini in  modo da dargli la possibilità di capire meglio la propria natura e il proprio orientamento sessuale per intervenire, eventualmente, prima possibile.

Un test predice l’arrivo della pubertà nei maschietti con un anno di anticipo

Il nostro bambino sta crescendo bene? Ormai è già un ometto, ma le preoccupazioni sono sempre le stesse. Diventerà un adulto sano e forte, sarà alto e starà bene di salute? Sono le classiche preoccupazioni di mamme e forse un nuovo test potrà togliere qualche ansia.  Sono infatti stati individuati i marker nel sangue in grado di predire la pubertà degli uomini con un anno di anticipo rispetto alla comparsa dei segnali clinici noti, come l’aumento del volume testicolare e la crescita in altezza dei ragazzi, conseguente l’attivazione delle ghiandole ipotalamica, pituitaria e gonadica.

A fare questa scoperta sono stati gli esperti del Dipartimento di fisiopatologia medica dell’università di Roma ‘La Sapienza’ e hanno ricordato che esistono alcuni segnali ormonali a scandire con largo anticipo la crescita: il testosterone cresce parallelamente all’altezza e le gonadotropine aumentano due semestri prima dell’aumento del volume dei testicoli.  Conoscere il momento dello sviluppo non è solo un capriccio di mamma, ha implicazioni importanti sulla salute.

Da un ormone un nuovo contraccettivo

pillola

Torniamo a parlare di metodi contraccettivi; dopo avervi illustrato le principali caratteristiche delle pillole anticoncezionali ed illustrato anche i difetti relative ad alcune delle ultime pillole anticoncezionali oggi voglio parlarvi di quello che forse diventerà “il contraccettivo del futuro”. Si tratta sì di una novità ma solamente in parte; infatti, la scoperta che riguarda l’ormone GnIH che è stato individuato 10 anni fa negli uccelli si è osservato essere presente anche nell’uomo.
Questo ormone si caratterizza per la capacità

di inibire l’ormone gonadotropina agendo come opposto. La gonadotropina, infatti, rilascia un ormone, il GnRH, importante per la riproduzione

Pubertà precoce per neonati che pesano meno alla nascita

peso neonato

Secondo i risultati di un nuovo studio compiuto dai ricercatori della Fulda University of Applied Sciences (Germania) i neonati che alla nascita avevano un peso basso o erano sottopeso e che nei mesi successivi hanno aumentato in modo repentino il peso potrebbero essere esposti ad un rischio maggiore di pubertà precoce.

Se pensiamo che questa specifica condizione è stata collegata ad alcuni tipi di cancro, diabete e obesità dovremmo riflettere e capirne in modo più approfondito le cause.

La ricerca ha esaminato 215 ragazzi e ragazze e si è visto come la pubertà nei soggetti che avevano un peso basso alla nascita e che nei due anni successivi sia cresciuto velocemente fosse in anticipo di circa 4-7 mesi.