ossitocina

La voce di mamma allenta lo stress anche da grandi

Secondo uno studio condotto presso la Madison University nel Wisconsin sentire la voce della propria madre al telefono modifica la chimica del cervello causando un aumento di ossitocina, un ormone coinvolto nei meccanismi di superamento dello stress. Gli studiosi sapevano già che il contatto con la madre causa nel bambino una liberazione massiccia di ossitocina, la scoperta consiste dunque nell’avere appurato che un simile effetto è ottenibile anche semplicemente ascoltando la voce materna al telefono.

L’ossitocina rafforza il legame madre figlio

mamma e figlio 1Quante volte abbiamo parlato di ossitocina? Moltissime, il più delle volte spiegando che questo ormone è il principale imputato nella stimolazione delle contrazioni. Ma oggi è uscita una notizia davvero interessante che ho pensato potesse incuriosirvi, sembra che l’ossitocina possa influire sul rafforzamento del legame tra madre e figlio. Ovviamente a volte la medicina cerca di scandagliare dei terreni che nessuno potrebbe mai pensare possano essere regolati da leggi scientifiche, anzi di primo impatto dare una spiegazione scientifica ad un sentimento bello e vero come l’amore di una madre per un figlio mi ha anche infastidito, ma poi mi sono fermata a pensare che sarebbe stato comunque stimolante parlarvene. Ma vediamo meglio di cosa si tratta.

Le tecniche del parto indotto

tecniche del parto indottto

Le tecniche del parto indotto hanno lo scopo di dilatare il collo dell’utero e dare così avvio alle contrazioni o a mantenerle efficaci, dopodiché il travaglio procede in modo regolare, anche se può succedere che si possa evitare il parto operativo oppure il taglio cesareo.

Il metodo che per primo deve essere applicato è quello con le prostaglandine, perché permette alla partoriente di muoversi; alla donna vengono somministrate delle prostaglandine sintetiche che hanno la capacità di dilatare il collo dell’utero e di indurre così le contrazioni e il travaglio. Di solito sono sufficienti due somministrazioni per provocare l’inizio del travaglio.

Se le contrazioni e quindi la dilatazione del collo dell’utero tardano a manifestarsi, nonostante l’infusione di prostaglandine, il ginecologo o l’ostetrica possono somministrare per via endovenosa, tramite una flebo, l’ossitocina, che va tenuta per tutta la durata del travaglio per mantenere costanti le contrazioni. Può essere anche utilizzata se si presenta una diminuzione delle contrazioni alla fine del periodo di dilatazione del collo dell’utero o nel periodo espulsivo quando la mamma deve impegnarsi nella fase di spinta.