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Sono circa 100mila i bambini maltrattati e abusati in Italia

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Si parla spesso di violenza sulle donne dimenticandosi di un altro tipo di violenza, forse ancor più grave. Nel nostro paese 1 bambino su 100 viene maltrattato e più della metà sono femmine. Questo dato emerge da rapporto firmato da Terre des Hommes e Cismai  (Coordinamento italiano servizi contro i maltrattamenti e l’abuso all’infanzia) e intitolato Maltrattamento sui bambini: quante le vittime in Italia? Quantificare esattamente il numero di piccoli che subisce quotidianamente abusi è molto complicato, soprattutto perché intervistare i bambini e ottenere delle risposte sincere (sia in un senso sia nell’altro) non è così scontato.

Maestra delle elementari maltratta i bambini: li lega con corde e nastro adesivo

Ancora una volta si parla di maltrattamento. Purtroppo negli ultimi anni sono venuti alla luce in alcune scuole materne ed elementari dei casi di violenza davvero tremendi. Bambini costretti a mangiare, bambini picchiati, bambini legati. La storia si ripete. Una maestra di una prima elementare di un paese della provincia di Reggio Emilia è stata indagata per aver tappato la bocca con il nastro adesivo a tre bambini.

Bimba dodicenne maltrattata, seviziata e schiavizzata dai genitori, succede a Rapallo

Ci sono storie che non vorremmo mai ascoltare e quella che sto per raccontarvi è proprio una di queste. E’ una storia triste di maltrattamenti e abusi come purtroppo capita di sentire ormai troppo spesso. Protagonista, suo malgrado, una bambina di appena dodici anni segregata in casa, maltrattata e costretta in schiavitù. Aguzzini, pensate un po’, i suoi genitori: due extracomunitari di trentasette anni che vivono a Rapallo, in provincia di Genova. E’ proprio nella cittadina genovese che la bambina ha vissuto per anni un terribile incubo. Segregata in casa, maltrattata, seviziata e schiavizzata proprio da coloro che, invece, avrebbero dovuto coccolarla e proteggerla.

Asilo Cip e Ciop: bambina di 3 anni anoressica

Domani ci sarà l’udienza in primo grado della vicenda che ha coinvolto due insegnanti dell’asilo nido Cip e Ciop di Pistoia accusate di matrattamenti nei confronti dei bambini. Le accuse sono pesanti come un macigno, supportate dalle prove schiaccianti delle telecamere istallate dalle forze dell’ordine. Il Pm ha chiesto condanne per lesioni gravi (e non gravissime come aveva chiesto la parte civile).

Telecamere negli asili: favorevoli o contrari?


Dopo i casi di maltrattamenti su bambini agli asili nido Cip e Ciop di Pistoia e recentemente al Primi passi di Casarile, in provincia di Milano, si prospetta il ritorno al dibattito dell‘istallazione di telecamere a circuito chiuso all’interno delle strutture educative destinate ai bambini di età compresa tra i 3 mesi ed i 3 anni.

Nulla trapela dagli schieramenti politici che tra elezioni amministrative e referendum sembrano monopolizzare l’opinione pubblica su altri temi d’attualità. E anche la voce del web sembra assopita, la stessa capace di scatenare un tam tam con Facebook e Twitter che ha coinvolto l’Egitto in una sommossa popolare di proporzioni epocali.

Queste però, non mi sembravano ragioni valevoli per non condividere un dubbio che in questo momento potrebbe turbare tante mamme che questa mattina hanno mandato i figli all’asilo: se ci fossero le telecamere di sorveglianza, vi sentireste più tranquille?