lettone di mamma e papà
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Co-sleeping, i bambini dormono nel lettone

Torna la moda, forse mai dimenticata, del co-sleeping tanto in Italia quando all’estero: dormire insieme nel lettone torna a fare tendenza anche se si tratta di un comportamento non del tutto riabilitato dagli studi.

Di certo è un atteggiamento demonizzato qualche decennio fa e adesso solo più tollerato: di fatto è un fenomeno in netta crescita.

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La ricerca condotta dalla Stony Brook University di New York, ha dimostrato che il co-sleeping aiuta il bambino a sentirsi coccolato dalle carezze e dall’odore dei genitori e non incide negativamente sullo sviluppo psicologico o relazionale del piccolo. 

Dormire a contatto con la mamma migliora il sonno del neonato

 

Tanto si è detto e tanto probabilmente si dirà su questo tema: bebè a letto con i genitori. C’è ovviamente lo schieramento dei favorevoli, che tengono il cucciolo nel lettone già da piccolissimi (quando sarebbe meglio, per questioni di sicurezza, lasciarlo dormire nella culla) e quelli dei contro a tutti i costi in difesa dell’intimità matrimoniale. Secondo un nuovo studio dell’University of Cape Town, in Sudafrica, i bambini che dormono a stretto contatto con la mamma riposano di più e meglio.

Il cosleeping non crea disturbi psicologici al bambino

Dormire nel lettone con mamma e papà. Questo è uno di quegli argomenti che divide i genitori. C’è chi parte convinto: “Il mio piccolo farà la nanna nel suo lettino” e alla quarta notte insonne decide di infilarlo sotto le coperte per comodità. Per anni gli esperti hanno sconsigliato il cosleeping per diversi motivi: quando il bimbo è troppo piccino può essere pericoloso e alla lunga può interferire con l’armonia di coppia.

Dormire nel lettone, alcuni accorgimenti

I bambini, si sa, vivono quasi sempre con angoscia e paura il distacco dai genitori, sia esso lungo o breve. Per questo motivo, anche il momento della nanna può trasformarsi in un incubo con i bambini che non vogliono andare a dormire nel proprio letto e preferiscono restare in quello dei genitori. Dormire nel lettone di mamma e papà è l’aspirazione di quasi tutti i bambini, dai più piccoli ai più grandi poiché permette loro di riposare senza doversi staccare dai genitori. L’abitudine di dormire con mamma e papà, nonostante sia contrastata da molti, è piuttosto diffusa. La scelta di dividere il letto con i propri figli, sia essa volontaria o subita, necessita di piccoli accorgimenti per la sicurezza dei bambini.

Nei primi mesi di vita, il posto più sicuro dove far dormire il proprio bambino è, senza dubbio, la culla (o la carrozzina) posizionata nella stessa camera dei genitori per essere sempre a vista e sotto controllo. Molte mamme, però, scelgono di portare il neonato nel lettone con loro per averlo più a portata di mano e per allattarlo al seno senza doversi alzare dal letto.

Nel lettone di mamma e papà

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La conquista dell’autonomia e dell’indipendenza da parte dei bambini è un processo lento e a volte complesso. Il distacco dai genitori rappresenta sempre un’esperienza traumatica per i bambini nei loro primi anni di età. Per questo il momento della nanna è da sempre vissuto con angoscia. I bambini non vogliono andare a dormire per non separarsi dai genitori e spesso preferiscono restare nel lettone di mamma e papà piuttosto che allontanarsi nella loro cameretta. Il desiderio di dormire nel lettone dei genitori, quindi, non è legato a problematiche psicologiche o a carenze affettive ed educative ma semplicemente alla volontà del bambino di sentire la vicinanza di una persona affidabile in grado di proteggerlo durante la notte. Spesso, i genitori vinti dalla stanchezza e impietositi dalle richieste disperate del bambino, acconsentono a farlo dormire nel lettone. Il bimbo, però, in questo modo si sentirà autorizzato e in diritto di farlo costantemente e sarà più difficile in futuro convincerlo a trasferirsi nella sua cameretta. E’ bene, quindi, evitare sin dalla prima infanzia l’abitudine di dormire nel lettone.