legge 40

Fecondazione assistita: legale per le coppie portatrici sane di patologie genetiche

Grazie all’intervento dei giudici della Corte Costituzionale sulla legge 40 del 2004 che regola la procreazione assistita, sarà possibile, per le coppie in cui uno dei genitori sia portatore sano di una malattia genetica, poter fare ricorso alla fecondazione assistita. La sentenza ha fatto così cadere il divieto di ricorso a tale possibilità alle coppie fertili nelle quali uno dei due componenti sia portatore sano di una patologia di tale genere.

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fecondazione in vitro

Fecondazione assistita, come è cambiata la Legge 40 in 10 anni

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È di circa una settimana fa la sentenza della Consulta che definisce illegittima la Legge 40 e soprattutto apre anche nel nostro Paese alla fecondazione eterologa. Ma come è destinata a cambiare la Legge dopo questo passaggio? Prima di tutto cade il divieto di fecondazione assistita eterologa contenuto nel comma 3 dell’articolo 4 della norma.

fecondazione medicalmente assistita

Procreazione assistita, l’Europa boccia la Legge 40 per la seconda volta

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Buone notizie per le coppie italiane affette o portatrici sane di malattie geneticamente trasmissibili, perché per loro la procreazione medicalmente assistita e soprattutto la diagnosi preimpianto potrebbero diventare una possibilità concreta. La Corte europea dei diritti umani ha respinto il ricorso del governo italiano, trasformando la sentenza emessa a fine agosto in definitiva e sostenendo l’incoerenza della Legge 40.

Legge 40, come i giudici l’hanno cambiata

La legge 40, che regola la fecondazione assistita in Italia, è entrata in vigore nel marzo del 2004. A pochi mesi dall’emanazione delle sue linne guida (era il luglio del 2004) l’associazione Luca Coscioni e i Radicali italiani ne chiesero l’abrogazione totale mediante referendum popolare. Il referendum si fece nel maggio del 2005 ma riguardava quattro articoli della suddetta legge e si tradusse in un nulla di fatto per mancato raggiungimento del quorum.

Turismo procreativo, una coppia su due potrebbe restare in Italia

Delle 4000 coppie italiane che nel 2011 sono andate all’estero per realizzare il sogno di diventare genitori attraverso la procreazione medicalmente assistita, 2000 lo hanno fatto per trattamenti cui avrebbero potuto benissimo sottoporsi in patria. E’ quanto emerge dalla quarta indagine dell’Osservatorio sul turismo procreativo presentata nei giorni scorsi a Roma.