bambini a dieta

Sovrappeso e obesità infantile, occhio al girovita

Un tempo, a quei bambini che avevano qualche rotolino di ciccia intorno alla vita si diceva, forse per scherzo o spinti da una credenza popolare, che era “tutta altezza”. Oggi però non è più così; merito dei molti esperti che da tempo ci hanno messi in guardia dai rischi legati ad obesità e sovrappeso infantile, dei quali i rotolini intorno al pancino devono essere considerati un segnale.

A dieta a 14 anni: il libro per bambini che promuove l’anoressia

 

La vedete la fotografia qui sopra? Non è un disegno normale, ma la copertina del libro che in questo momento sta facendo discutere il mondo. Il titolo è Maggie Goes On A Diet ed è scritto da Paul Kramer. Secondo me l’immagine spiega già molte cose: il testo è la storia di una bambina ciciottella che dopo aver perso peso diventa una sorta di stella del pallone nella sua scuola.

L’ipertensione infantile, se non curata diventa “adulta”

Sapevate che in Italia 250mila tra bambini e ragazzi (fino ai 18 anni) sono affetti da ipertensione? Se la risposta è no, non c’è molto da stupirsi; spesso, infatti, neppure i loro genitori ne sono consapevoli. Nei bambini ipertesi però la pressione arteriosa è alta sin dai primi mesi di vita: si innalza gradualmente entro i primi sei, rimane stabile fino a sei anni e comincia la rimonta in adolescenza.

Bambini e alimentazione, il 99% non mangia in modo sano

Siete certe che i vostri figli mangino in modo sano? Se la risposta è si, sappiate che il vostro è un caso molto, molto raro. Infatti, secondo i dati diffusi dal Barilla Center for Food and Nutrition in un recente documento, solo l’1 per cento dei bambini italiani segue una dieta corretta mentre la stragrande maggioranza rischia di diventare vittima di abitudini alimentari errate.

Il diabete di tipo 2 rischia di diventare epidemico tra gli adolescenti italiani

Il diabete di tipo 2 rischia di diventare una malattia giovanile negli Stati Uniti e, addirittura, adolescenziale in Italia. A dirlo sono esperti di tutto il mondo riuniti a San Diego in occasione del settantunesimo congresso dell’American Diabetes Association’s. Questa malattia infatti, finora diffusa soprattutto fra adulti e anziani, rischia di diventare una vera e propria epidemia nelle società economicamente molto sviluppate dal momento che affonda le proprie radici nella vita sedentaria e nell’alimentazione scorretta che le caratterizzano.

Metodi di cottura, quali i più indicati per i bambini?

Prima di dare da mangiare ai nostri piccoli dobbiamo assicurarci che tutti gli alimenti che compongono la pietanza siano ben cotti; sappiamo molto bene infatti quali e quante insidie si nascondano dietro i cibi crudi. Ma quale metodo di cottura è più indicato? Quale ci mette al riparo dal rischio di sviluppo di sostanze nocive e/o dalla perdita di nutrienti essenziali?

Troppe proteine animali nella dieta dei bambini

I piccoli di casa in realtà indossano nel 33% taglie forti. Questo quanto emerge dallo studio europeo Chop (Childhood obesity project) che ha puntato il dito contro la dieta iperproteica dei bambini tra i 6 e i 9 anni. Sembra essere uno dei principali motivi legati all’ obesità infantile. Vi chiederete quali proteine? Quelle del latte per esempio sono quelle maggiormente incriminate. Non pensiate alla classica bistecca. Gli esperti sostengono che venga introdotto il latte vaccino un po’ troppo precocemente.

Iperattività, riduzione dei sintomi da una dieta ferrea

Sembra che la dieta abbia un ruolo nella manifestazione dei sintomi della sindrome da deficit dell’attenzione e dell’iperattività. A sostenerlo è un gruppo di studiosi olandesi, la cui ricerca è stata pubblicata su Lancet. Il team di ricerca ha messo a dieta stretta un campione di cinquanta bambini di età compresa fra quattro e otto anni tutti affetti da sindrome di iperattività, quindi ha confrontato gli effetti di tale regime alimentare sui sintomi confrontandoli con quelli di una dieta normale seguita da un altro gruppo di bambini con lo stesso disturbo.

La dieta prescritta si basava di fatto sull’eliminazione di tutti i cibi potenzialmente allergizzanti e comprendeva soprattutto il consumo di alcuni tipi di carne, riso, alcuni vegetali e frutta. I piccoli hanno seguito la dieta per cinque settimane al termine delle quali gli studiosi hanno notato una riduzione dei sintomi tipici della sindrome. In una fase successiva sono stati reintrodotti alcuni alimenti allo scopo di valutare quali causassero una eventuale riacutizzazione di questi.

Combattere l’obesità infantile sin dalla nascita

combattere l'obesità infantile sin dalla nascitaQualche giorno fa ho parlando con una ragazza ho capito che la strada per far capire che un bambino per stare in salute non deve assolutamente essere paffuto è ancora molto lunga: pensate che era molto preoccupata a causa del peso alla nascita di suo figlio, 2,3 kg. Ora, qualche domenica fa vi ho parlato di quel bambino che a soli 2 anni pesa ben 40 kg, vi ho già parlato dell’aumento dell’obesità infantile e oggi voglio farlo di nuovo perché forse qualcosa almeno in America sembra si stia muovendo.

Il New York Times ricorda come l’obesità riguardi ben un bambino si dieci sotto i 2 anni di età: per questo è prioritario agire al più presto. E non posso che essere d’accordo con quanto affermato dal dottor Matthew Gillman, docente all’Università di Harvard (che avverte anche come la prevenzione nelle scuole sia un’azione tardiva):

Scordiamoci i bambini paffutelli con le fossette. Bisogna cancellare dall’immaginario collettivo l`idea che un bambino in carne è un bambino sano, mentre uno che piange cerca di dire che ha fame