Ragadi al seno durante l’allattamento, cosa sono e come si curano

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Ragadi al seno durante l'allattamento, cosa sono e come si curano

Chi ha avuto modo di constatare di cosa si tratti sa quanto possano essere dolorose. Le ragadi al seno non sono altro che dei taglietti che si vanno a formare durante l’allattamento intorno al capezzolo, causate dallo scorretto attaccamento del neonato al seno materno. Le ragadi possono essere più o meno gravi: possono, cioè, comparire ed andarsene nel giro di pochi giorni e con pochi fastidi o prolungarsi aggravandosi con annesso dolore e sanguinamento, che si verificano ogni volta che si allatta e che possono dar vita all’insorgenza di infezioni.

Niente paura però perchè le ragadi possono essere prevenute. Basta semplicemente prestare attenzione al momento dell’attaccamento al seno del bambino, avendo cura che avvenga nella maniera corretta. Il bambino dovrà trovarsi pancia a pancia con la mamma, il suo viso esattamente di fronte al seno e la sua bocca dovrà coprire tutta l’area del capezzolo, non solo quest’ultimo.

Oltre questo anche una corretta igiene previene la comparsa di ragadi. Un veicolo di germi, spesso sottovalutato, è rappresentato dalle coppette assorbenti. Queste evitano il fatto che i vestiti possano bagnarsi ma al tempo stesso, specie se non sono di cotone, contribuiscono a tenere la zona dei capezzoli umida, terreno fertile, dunque, per il proliferare di infezioni. La zona va detersa con della semplice acqua, o al massimo con dei detergenti molto delicati e privi di alcool o di altre sostanze aggressive. Ancora, alla fine dell’allattamento sarebbe buona abitudine spremere delicatamente il seno per fare uscire parte di colostro e di latte. Andando a ricoprire la zona interessata, infatti, ed asciugando poi all’aria, espleteranno una duplice funzione cicatrizzante e idratante.

Alla comparsa delle ragadi è importante evitare di interrompere l’allattamento. Ciò infatti potrebbe provocare un ingorgo mammario che andrebbe a sommarsi ai fastidi precedenti aggravando la situazione. Altri rimedi? L’utilizzo delle coppette d’argento e l’applicazione della lanolina nella zona interessata.

Photo Credit | Thinkstock

 

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