Natale, i bimbi birichini si riconoscono dal nome

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Come fa Babbo Natale a sapere se il bambino è stato bravo oppure no? Certo ha i suoi informatori che tengono d’occhio tutti i piccoli del mondo. Esiste anche un altro modo: lo può capire dal nome. È sempre stata una leggenda metropolitana quella che “le birbe ce l’hanno scritto nel nome” e ora una ricerca, condotta da Schoolstickers.com, ha dimostrato che esiste un legame diretto tra il nome che si ha e il proprio comportamento.

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Ovviamente non ci sono nomi italiani perché la ricerca è straniera. Comunque sembrerebbe che Babbo Natale arriverà sicuramente da Anna, Millie, Harry o Ryan, mentre potrebbe perdere l’indirizzo di Joseph, Leah, Eleanor, Abigail o James.

L’azienda, produttrice di adesivi per la scuola utilizzatissimi nel mondo anglosassone per “premiare” il comportamento degli alunni in classe, motivandoli o ammonendoli a migliorare o a comportarsi in modo più educato, ha stilato un vero e proprio elenco di nomi di bambini che risultano statisticamente più “buoni”. Naturalmente c’è anche la lista di quelli “monelli”.

Tra le femmine, le bimbe che si chiamano Courtney, Millie, Mia e Grace potranno star tranquille di trovare doni sotto l’albero, così come i maschietti che si chiamano Harry, Ryan, Lewis e Ben. Peggio andrà per le varie Leah, Eleanor, Jasmine, Abigail o Loivia, e tra i maschi Joseph, James, Joshua, Luke e Samuel: per loro, che figurano nell’elenco dei “cattivi”, si annuncia un Natale all’insegna del carbone.

Voi avete trovato una corrispondenza tra il nome e il comportamento del vostro bambino?

Photo Credits | Shutterstcok / Kiselev Andrey Valerevich

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