Il latte della mamma non rende più intelligenti i bambini

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Finalmente una buona notizia, almeno per tutti i bambini che non sono stati allatti al seno, per quelli che non lo saranno e soprattutto per le loro mamme che si sentono spesso vittime di un pregiudizio: non lo allatti tu? È la domanda più frequenti che si sente fare una neomamma che decide di dare il biberon al suo piccolino, come se fosse una gravissima colpa.

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Il latte della mamma non rende più intelligenti di quelli nutriti col biberon. Da uno studio pubblicato arriva un contrordine a una delle questioni più dibattute in assoluto, ovvero se il latte della mamma favorisca lo sviluppo cognitivo dei figli. Secondo la ricerca appena pubblicata su Plos One, né a due anni né in età adolescenziale i bambini allattati al seno hanno punteggi migliori degli altri nei test di intelligenza.

I ricercatori, analizzando i dati raccolti per lo studio, hanno osservato che, mentre a due anni le bambine allattate al seno avevano un piccolo vantaggio in termini di sviluppo cognitivo rispetto alle coetanee, questo vantaggio non si è visto per i maschietti. Ma soprattutto, crescendo, dai cinque anni in poi e fino all’adolescenza, non sono state osservate differenze nei punteggi ai test per misurare l’intelligenza tra chi era stato nutrito col latte della mamma e chi con quello artificiale.

Cerchiamo di essere razionali. È verissimo, non esiste prodotto migliore di quello del latte materno per il proprio bambino, prima di tutto perché è personalizzato e bilanciato ad hoc per la sua crescita. Inoltre favorisce lo sviluppo del sistema immunitario dei neonati. Detto ciò se la mamma non può allattare oppure non vuole, perché è depressa, non se la sente, deve rientrare in ufficio, esiste un’alternativa che danneggerà il bambino e lo farà comunque crescere sano e forte. Promuovere l’allattamento al seno è importante ma non bisogna colpevolizzare le mamme usano il biberon.

 

Photo Credits | Shutterstock /ArtShotPhoto

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