Influenze primaverili, come distinguerle

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L’inverno è ufficialmente finito e dovremmo essere in primavera, ma gli sbalzi termici sembrano essere allora del giorno. Insomma è ancora troppo presto per archiviare definitivamente febbre e influenza: in questo periodo però a circolare non è tanto la tradizionale influenza, quanto le cosiddette influenze primaverili.

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Gli esperti confermano che in sostanza si tratta di sindromi parainfluenzali che possono causare sintomi di vario tipo, e includono vomito  e diarrea a raffreddore, ma anche malessere generale. Le influenze primaverili sono possono essere scatenate addirittura da oltre 250 virus diversi. Si tratta di microrganismi che si presentano non tanto con le basse temperature quanto con gli sbalzi termini, caratteristici di questo periodo. Sono particolarmente attivi nelle “stagioni di mezzo” quando l’escursione termina è notevole da un momento all’altro della giornata. 

Gli sbalzi termici sono alla base di un temporaneo blocco di un meccanismo di difesa importante dell’organismo, detto clearance muco-ciliare: in pratica il meccanismo viene gestito dalle cellule ciliate nel naso che vanno ad imprigionare gli elementi patogeni in un sottile strato di muco e lo portano verso lo stomaco per cui se il meccanismo si blocca, ecco che i virus riescono a propagarsi come maggiore facilità.

Ma come si trasmettono questi tipi di virus parainfluenzali? Generalmente la modalità di trasmissione è praticamente la stessa: si trasmettono infatti per via aerea tramite le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie, ma anche in maniera diretta attraverso tosse, starnuti, colloquio a distanza molto ravvicinata, oppure attraverso via indiretta, attraverso la dispersione delle goccioline e secrezioni su oggetti e superfici. 

Sono tre le modalità di influenze primaverili particolarmente diffuse: una è relativa all’apparato gastrointestinale e le altre due a livello respiratorio. 

In quella a livello gastrointestinale in genere i sintomi iniziali sono caratterizzati da un lieve mal di gola, accompagnato da poca febbre, ma solo qualche ora arrivano anche il vomito, la diarrea e i dolori addominali. Nel caso delle influenze nasali, a essere colpito non è l’apparato gastroenterico, ma quello respiratorio. Comparare un raffreddore, ma possono presentarsi anche forte mal di gola, tosse e febbre.

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photo credits | thinkstock

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