Si celebra la giornata mondiale sulla Sindrome di Down 2013 il 21 marzo

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syndrome down

Cade il primo giorno di primavera, il 21 marzo, la giornata mondiale sulla Sindrome di Down. Con quest’occasione si cerca di sensibilizzare le persone al problema, ma anche di stare accanto alle famiglie colpite da questa particolare disabilità, per imparare ad affrontare le difficoltà quotidiane e a superare i pregiudizi delle persone.

Sono tante le iniziative comunali e regionali, che il 21 prenderanno vita. Per esempio, l’associazione A.I.R. Down di Moncalieri (TO) ha organizzato un evento di 4 giorni (dal 21-al 24 marzo). Si tratta di una vera e propria festa, per invitare al giusto approccio e al rispetto della disabilità in generale e nello specifico verso coloro che hanno la sindrome di Down.

L’obiettivo è quello di aiutare i Down a inserirsi nella società quanto più possibile, magari con un lavoro in base a quella che è la loro condizione di salute. Inoltre, alle 18.30 al Teatro Matteotti di Moncalieri ci sarà la proiezione del film “Si può fare” con Claudio Bisio e Giuseppe Battiston. L’opera è dedicata a 2.500 cooperative sociali e ai 30 mila soci.

Interessante anche l’iniziativa organizzata dall’Aipd sez. Marca Trevigiana all’auditorium della Provincia di Treviso (S. Artemio) dove si terrà un convegno intitolato “2060. E io some sarò? La Sindrome di Down nell’età adulta e anziana”. Si parlerà dell’evoluzione della sindrome dall’infanzia all’età anziana, di quelle che sono le prospettive di vita e di come aiutare le famiglie in questo percorso, a volte di dolore ma anche di grandissima gioia.

Un altro appuntamento interessante è coordinato dall’Associazione Più di un sogno onlus di Verona. È un altro convegno, stavolta a Palazzo della Guardia a Verona. L’obiettivo è promuovere l’alfabetizzazione con metodo sillabico e le strutture di pensiero logico, nei bambini con disabilità. (per informazioni e iscrizioni contattate via  email [email protected]). Un passo alla volta tutti insieme qualcosa sta cambiando.

Photo Credit | THinkstock

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