Diabete in gravidanza, ecco le possibili conseguenze sul neonato

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Si parla piuttosto di frequente della pericolosità del diabete in gravidanza. Ebbene, effettivamente il diabete gestazionale può comportare una serie di effetti che si riflettono in modo negativo sulle capacità del neonato dal punto di vista cognitivo.

Diabete in gravidanza

Diabete in gravidanza, gli effetti negativi sui nascituri

Ecco spiegato il motivo per cui, a tutte quelle donne che stanno aspettando un bambino, gli specialisti consigliano una serie di regole di buon comportamento per tenere il più alla larga possibile il diabete in gravidanza.

Una ricerca che è stata realizzata da parte di un gruppo di esperti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, grazie anche alla collaborazione con la Fondazione Policlinico Universitario Gemelli IRCCS, ha messo in evidenza quanto il diabete gestazionale possa provocare danni veramente pericolosi per la salute del feto. Tutti i dettagli relativi a questo studio hanno trovato spazio su una ben nota rivista scientifica, denominata Nature Communications.

Questa ricerca, che è stata portata avanti grazie al supporto finanziario del Ministero dell’Istruzione e del Ministero della Salute, così come quello dell’Università e della Ricerca, ha previsto un’analisi decisamente approfondita di una serie di cavie di sesso femminile in stato di gravidanza e a cui era stato diagnosticato proprio il diabete gestazionale.

Il gruppo di esperti ha tenuto sotto controllo lo stato di salute dei nascituri e sono state individuate diverse problematiche importante, soprattutto in riferimento alla capacità di apprendimento, così come sull’aspetto mnemonico. Una serie di effetti negativi che vanno a riflettersi in maniera importante pure sulla generazione dei nipoti delle prime cavie e sulla generazione dei pronipoti.

Il motivo è legato al fatto che il diabete in gravidanza va ad agire provocando una modifica della funzionalità di determinati geni. In modo particolare, quello che interviene è una lacuna legata al fattore di crescita BDNF. Il gruppo di studiosi si sono accorti di tale deficienza dopo aver provveduto al ripristino, in modo del tutto artificiale, dei corretti livelli di concentrazione del fattore di crescita BDNF. Dopo tale modifica, ecco che le diverse varie tenute sotto controllo sono tornate a delle tipiche funzionalità mentali. Quindi, per evitare di dover incorrere in tutte le problematiche che sono connesse al parto in gravidanza, gli esperti concordano come sia l’esercizio fisico che un’alimentazione sana ed equilibrata, con pochi grassi saturi, sono le regole più importanti da seguire.

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