Nuovo trattamento contro la dermatite atopica

nuovo trattamento dermatite atopica

Tempo fa avevamo parlato della dermatite atopica, una malattia infiammatoria della pelle, non contagiosa, ma molto frequente in età pediatrica, descrivendone sintomi ed effetti. Oggi ritorniamo a parlarne perché ci sono novità sul trattamento di questa malattia: pare infatti che per la prima volta si potrà intervenire anche nella fase di remissione della malattia e non soltanto in quella acuta. Questo sarà possibile grazie alla nuova indicazione terapeutica per tacrolimus unguento approvata dall’Emea, l’agenzia europea per i medicinali.

Questo farmaco, che è il “primo inibitore topico della calcineurina per il trattamento di mantenimento dell’eczema contro nuove riacutizzazioni” era già in vendita in Italia dal 2003, ma veniva usato solo nelle fasi acute della malattia; ora, con le nuove indicazioni, è possibile usarlo anche nel trattamento di mantenimento, applicandolo una volta al giorno per due volte alla settimana durante il periodo di remissione della malattia.

Le feci del neonato e del bambino

feci-bambinoOggi mamme facciamo un pò di chiarezza su un argomento come dire… maleodorante… le feci dei nostri bambini, spesso quando stanno male assumono delle consistenze e delle colorazioni che possono destare preoccupazione. Ma partiamo dal principio, cioè chiarendo che ogni età ha le sue feci con delle particolari caratteristiche da tenere a mente per non avere ansie inutili. Solitamente le feci che sono il rifiuto intestinale del processo digestivo sono composte da muco, cellule della mucosa, materiale non digerito e batteri.

Durante i primi giorni di vita del neonato le feci si presentano sotto forma di meconio una sostanza viscosa e appiccicosa formatasi nell’intestino del neonato durante la vita uterina. Successivamente se il piccolo è allattato al seno presenterà delle feci giallo oro semiliquide con dei grumi dello stesso colore mentre se il piccolo è allattato artificialmente le feci possono essere leggermente più scure e decisamente più asciutte con un odore più intenso. Quando verso i cinque mesi inizia lo svezzamento le feci cambiano decisamente e assumo l’aspetto “classico” dei bambini più grandi.

La prima stanza al mondo per i “bambini farfalla” è all’Ospedale Bambino Gesù di Roma

bambini farfalla

Finalmente è stata inaugurata a Roma, presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, la prima struttura al mondo pensata per accogliere i fragili “bambini farfalla”, ovvero i piccoli affetti da Epidermolisi Bollosa Ereditaria, un termine con il quale si indicano un gruppo di rare malattie genetiche fortemente invalidanti.

Questa malattia, che in Italia colpisce circa 1.100 persone e nel mondo addirittura 500mila, consiste in un’estrema fragilità della pelle e delle mucose con la comparsa di bolle in seguito a qualsiasi trauma, anche piccolissimo; i danni possono estendersi anche ad altri organi provocando delle gravi disfunzioni che oltre ad essere invalidanti, possono addirittura risultare mortali, soprattutto in età neonatale o giovanile.

La Sindrome della Couvade

sindrome della couvade

Gli esperti l’hanno definita Sindrome della Couvade, ma dietro ad un nome così particolare si nasconde un comportamento simile a molti uomini che li porta, durante la gestazione della loro compagna, ad avvertire i sintomi e i malesseri, proprio come se fossero loro a vivere in prima persona la gravidanza.

Uno studio dell’Università neozelandese di Waikatoha, condotto dalla Dottoressa Irene Lichtwark, ha scoperto come, spesso, gli uomini durante la gestazione della propria partner soffrano degli stessi disturbi, ovvero quelli tipici della gravidanza quali nausea, vomito, voglie e dolori addominali.

Problemi di memoria in gravidanza? La causa è degli ormoni

perdita di memoria in gravidanza causata da ormoniA quanto sembra durante il periodo della gravidanza le future mamme possono essere un po’ più smemorate del solito e la “colpa” pare sia da attribuire agli ormoni sessuali che nei nove mesi di gestazione impazziscono.

Questo almeno è quanto sostenuto da alcuni scienziati dell’Università di Bradford (Uk) che hanno esaminato 23 donne in gravidanza mettendole a confronto con altre 24 non in gravidanza; questo allo scopo di verificare la memoria di tipo spaziale (quella che tanto per intenderci dovrebbe farci ricordare dive abbiamo appoggiato le chiavi di casa).

A queste partecipanti è stato distribuito un questionario su cui appuntare per poter essere valutato in seguito lo stato dell’umore ed i livelli d’ansia; contemporaneamente sono stati esaminati anche i livelli ormonali. Ed al termine i risultati sono stati raffrontati con quelli delle donne non incinte.

Oppio durante il parto: la risposta della Società Italiana di Anestesia

oppio-parto-epiduraleQualche giorno fa vi ho riportato una interessante notizia pubblicata dal Corriere della Sera riguardo l’uso di un oppiaceo in sala parto da usare in sostituzione dell’epidurale nelle donne con problemi di coagulazione. Sembra che nella comunità scientifica ci sia stato un grosso fermento attorno a questa notizia e che la Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva abbia ritenuto opportuno scrivere un comunicato per chiarire la sua posizione in merito a questo tema. Ovviamente mi sembra doveroso riportare la risosta nella sua interezza vista la delicatezza del tema ed anche la sua rilevanza per tutte le mamme che hanno magari intravisto nella notizia una possibilità nuova rispetto all’analgesia nel parto.

Depressione post partum: si può combattere con esercizio fisico

l'esercizio fisico combatte la depressione post partum

Torniamo nuovamente a parlare di depressione post partum, un disturbo che si calcola colpisca il 13% delle neomamme e che se trascurato può purtroppo portare anche a terribili gesti.

A quanto sembra un gruppo di ricercatori dell’Università di Melbourne sarebbero arrivati alla conclusione che con un po’ di esercizio fisico e colloqui con esperti la depressione post partum si possa evitare. Per arrivare a questo risultato hanno esaminato 161 pazienti; li hanno divisi in tre gruppi. Dopo il parto 62 hanno fatto esercizi fisici con il bambino per circa un’ora e mezz’ora di educazione parentale con una terapista per due mesi; a 73 pazienti invece hanno consegnato della documentazione cartacea su quegli stessi argomenti mentre 26 non hanno ricevuto nulla.

Sesso in gravidanza: non influisce negativamente sulla gestazione

sesso in gravidanzaTorniamo a parlare di sesso in gravidanza o meglio di quello che pensano le donne; questo grazie ai risultati di uno studio compiuto da un gruppo di ricercatori del Santa Maria University Hospital di Lisbona che ha distribuito a 188 donne in gravidanza (di età compresa tra i 17 ed i 40 anni) un questionario relativo alle loro abitudini sessuali in gravidanza.

Cosa è emerso dai risultati? Molte donne (un quarto) hanno paura che avere rapporti sessuali possa danneggiare il feto ma ben due donne su tre praticano qualsiasi tipo di attività sessuale.

Secondo una ricerca, la dieta mediterranea favorirebbe la fertilità

dieta mediterranea e fertilità

Secondo un’ipotesi formulata dall’Erasmus University Medical Center di Rotterdam, in Olanda, la dieta mediterranea sarebbe in grado di favorire la fertilità, anche per le donne sottoposte a trattamenti contro la sterilità. La ricerca, condotta dalla Dottoressa Regine P.M. Steegers-Theunissen e pubblicata su Fertility and Sterility, ha preso in esame 161 coppie che si erano rivolte al centro per sottoporsi a trattamenti anti-sterilità.

Prima di iniziare le terapie, i ricercatori si erano informati sulle abitudini alimentari dei pazienti, e avevano notato come si potessero riassumere in due gruppi: l’alimentazione mediterranea, composta da molti vegetali, pesce, legumi e poche merendine, e l’alimentazione consapevole, composta da frutta, verdura, cereali e poca carne.

Chicco e i corsi gratuiti Diventare Genitori

Chicco corso Diventare GenitoriVi segnalo una serie di incontri chiamati “Diventare Genitori” ed organizzati da Chicco in diverse città italiane.

Questi incontri sono stati creati con lo scopo di fornire ai futuri genitori ma anche ai nonni dei consigli pratici per far sì che siano pronti quando la famiglia si allargherà.

I vari incontri che si svolgono all’interno dei punti vendita Chicco (a questo link l’elenco) sono gratuiti e durano circa un’ora.

Giulia e Francesco i nomi più gettonati in Italia

nomi-bambini-italiaPancione avete già deciso il nome del vostro bambino oppure siete indecise e non avete la minima idea di quale nome dargli? Beh sembra proprio che nel nostro paese si tenda a scegliere nomi molto tradizionali come Francesco e Giulia, questo è ciò che emerge dal rapporto Istat Natalità e  fecondità relativo all’anno 2008. Una sorpresa anche per me che pensavo che ormai i nomi alternativi, come Michael, Dennis, Asia, Luna la facessero da padrone scalzando le vecchie glorie dalla hit parade dei preferiti d’Italia. Invece no, Francesco, Alessandro e Matteo; Giulia, Martina e Sofia sono i nomi più gettonati divisi anche per aree geografiche, al Centro Nord il preferito è Alessandro mentre al Centro Sud Francesco non conosce rivali.

Figli: il numero perfetto è (forse) due

figli due numero perfettoEro convinta che tre fosse il numero perfetto invece almeno per quanto riguarda il numero di bambini non è così; già si sapeva, secondo alcune ricerche svolte qualche tempo fa, che avere dei figli può essere un toccasana per la salute dei genitori (sembra infatti ridurre il rischio di ipertensione).

Ora, stando ai risultati di uno studio condotto dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine sembrerebbe che il numero perfetto di figli, per il benessere della famiglia e per quello psico-fisico dei genitori, sia due.

Seconda edizione della Carta Bimbo a Roma, un sostegno per le famiglie

carta_bimbi_romaA volte è rincuorante sapere che c’è qualcuno che pensa alle neomamme che si ritrovano in questo momento di crisi economica a crescere i loro bambini tra mille difficoltà. In questi giorni a Roma è stata presentata la seconda edizione della Carta Bimbo, una iniziativa pensata dal Comune di Roma per sostenere economicamente le donne nelle spese dei loro figli. L’anno scorso Carta Bimbo ha avuto un notevole successo, grazie alla collaborazione tra il Comune e il Gruppo Carrefour Italia che ha messo ha disposizione una serie di buoni sconto per prodotti alimentari e non e alla collaborazione con alcuni gruppi di farmacie romane che hanno aderito all’iniziativa fornendo agevolazione rispetto ai normali prezzi.

Ma i vantaggi non finivano qui infatti la Card forniva anche una sorta di “assicurazione Primi Rischi” con la quale si aveva diritto ad assistenza telefonica 24h su 24 da parte di un ginecologo e di un pediatra (per un massimo di 9 chiamate in un anno); visita domiciliare di un pediatra e di un ginecologo (massimo due interventi); Invio dell’ambulanza a domicilio (massimo una chiamata); consegna di medicinali urgenti ed esiti di esami a domicilio (massimo due interventi); viaggio del bambino in caso di intervento sanitario importante all’estero (solo un intervento); assistenza telefonica di un’ostetrica (dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 21) e un corso pratico-teorico di manovre per la disostruzione delle vie aeree in età pediatrica a cura di personale qualificato della Croce Rossa Italiana.

Storia e origini della Festa del papà

origini festa del papà

Tutti sanno che oggi è la festa del papà, ma forse  non tutti conoscono le origini e la storia di questa ricorrenza: vediamo di scoprirle insieme. Com’è facilmente intuibile, la festa del papà si inserisce nel contesto religioso in virtù del fatto che il 19 marzo è la festa di San Giuseppe, il papà di Gesù. San Giuseppe, inoltre, è anche il protettore dei falegnami, e, nella tradizione popolare, anche il protettore degli orfani e delle ragazze nubili.

La festa del papà vera e propria ebbe origine attorno al 1900 negli Stati Uniti, grazie all’idea di una ragazza che aveva deciso di dedicare un giorno dell’anno a suo padre; questo singolo caso si estese a molte persone fino a diventare un evento di notevoli dimensioni.