endometriosi
endometriosi aumenta rischio aborto gravidanza extrauterina

L’endometriosi aumenta il rischio di aborto e gravidanza extrauterina

Secondo un recente studio, quello condotto dall’Aberdeen Royal Infirmary nel Regno Unito, le donne affette da endometriosi sarebbero maggiormente sottoposte al rischio di gravidanza extrauterina e di aborto spontaneo. A tale conclusione si è giunti al termine di un lungo studio condotto in collaborazione tra diversi ospedali scozzesi i quali, effettuata una comparazione, hanno messo a confronto i dati raccolti su base nazionale.

endometriosi aumenta rischio aborto gravidanza extrauterina

Endoscopia chirurgica

Endoscopia ginecologica, tutte le novità per la salute della donna

Endoscopia chirurgica

Gli interventi di ginecologia sono sempre più mirati e soprattutto meno invasivi, grazie all’uso di un robot che ha semplificato le procedure, migliorando anche la fase di recupero post operatorio, oggi molto più rapido e soprattutto più leggero per la paziente. Si parla di questo tema oggi a Napoli, durante il Congresso Nazionale SEGI (Società di Endoscopia Ginecologica), che chiuderà i battenti domani.

Endometriosi, studio italiano fa luce sui criteri per il trattamento chirurgico

Uno studio condotto presso l’Università Cattolica-Policlinico Gemelli ha permesso di individuare quali cisti dell’ovaio dovute a endometriosi possono essere asportate senza rischi per la fertilità e quali invece è preferibile trattare con i farmaci. La ricerca, pubblicata su Fertility and Sterility, è stata condotta dal gruppo del dottor Antonio Lanzone, direttore dell’Istituto di Clinica Ostetrica e Ginecologia della Cattolica di Roma, e coordinato da professor Maurizio Guido, docente dello stesso istituto.

La dispaurenia

Dispaurenia, definizione

La dispaurenia fa parte dei disturbi sessuali femminili caratterizzati da dolore; viene definita come “ricorrente o persistente dolore genitale, durante o dopo un rapporto sessuale” ma non coincide con il vaginismo che, come abbiamo visto, comporta l’impossibilità della penetrazione.

Se distinguono inoltre diverse forme di dispaurenia:

  • Dispaurenia primaria, che compare cioè sin dal primo rapporto sessuale;
  • Dispaurenia secondaria, che compare cioè dopo un periodo di attività sessuale normale;
  • Dispaurenia situazionale, che fa la propria comparsa in alcune circostanze e/o con alcuni partners;
  • Dispaurenia superficiale;
  • Dispaurenia profonda.

Il vaginismo

Il vaginismo, definizione

Il vaginismo è un disturbo sessuale che rende impossibili o estremamente difficoltosi  i rapporti sessuali completi a causa della contrazione involontaria, e del conseguente irrigidimento, dei muscoli della vulva, del perineo e della vagina. Esistono infatti forme lievi di vaginismo, in cui la contrazione della muscolatura può causare disagio all’atto della penetrazione, e forme più gravi in cui questa è resa del tutto impossibile.

Il vaginismo può essere inoltre distinto in permanente, se è presente sin dall’inizio dell’attività sessuale, acquisito, se insorge dopo un periodo in cui i rapporti sessuali sono stati normali, generalizzato, se si verifica in qualunque circostanza con qualunque partner, o situazionale, quando fa la propria insorgenza soli in alcuni casi e/o con un partner specifico.

Vaginismo, i sintomi

Tensione, disagio, dolore durante la penetrazione o impossibilità di avere un rapporto sessuale. Spesso i sintomi fisici del vaginismo sono associati a fobia della penetrazione.

Endometriosi, aiutiamo la ricerca su questa malattia subdola

200214484-001In questi giorni, precisamente da lunedi’ 5 a domenica 11 aprile 2010 sara’ promossa, attraverso le principali trasmissioni Rai, la Campagna Nazionale della Fondazione Italiana Endometriosi Onlus realizzata con il sostegno del Segretariato Sociale Rai. Questa iniziativa è stata creata per sensibilizzare e dare maggiori informazioni rispetto questa malattia che spesso non viene diagnosticata e che colpisce le donne sin dal loro primo ciclo mestruale, si calcola che in Italia ci siano 3 milioni di casi, 14 milioni in Europa e 150 nel mondo.

Endometriosi, sintomi e cure

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L’Endometriosi è una patologia ancora poco conosciuta che affligge in Italia il 10% delle donne in età fertile (anche se talvolta può persistere dopo la menopausa) ed è rappresentata dalla crescita anomala del tessuto che riveste l’utero, l’endometrio appunto, in altri distretti corporei quali ovaie, vagina, tube, peritoneo ma anche vescica e intestino.

I tessuti uterini cresciuti in sedi anomale rispondono alle mutazioni ormonali che intervengono nel corpo della donna durante il ciclo mestruale esattamente allo stesso modo dell’endometrio che si trova nella propria sede naturale, ossia all’interno dell’utero: si preparano quindi ad accogliere un’eventuale gravidanza attraverso l’aumento delle proprie dimensioni e la modificazione del proprio rivestimento e, nel caso questa non si verifichi, si sfaldano.

Al contrario dell’endometrio uterino però i tessuti e il sangue in eccesso prodotti da questo “endometrio anomalo” non possono essere eliminati attraverso il flusso mestruale e a questa mancata espulsione segue la formazione di cisti e aderenze. I sintomi dell’endometriosi consistono in dolore pelvico cronico, dismenorrea, dolore durante la defecazione e/o l’atto sessuale, affaticamento e, nel 40% dei casi, infertilità, tutti associati più alla sede che all’estensione di tali formazioni che, occorre precisarlo, sono di natura assolutamente benigna.