Vaccinazioni, 10 principi guida del Ministero della Salute

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Vaccinare i bambini è un impegno sociale, verso i bambini e verso il futuro. La petizione che chiedeva alla Ministra della Salute Beatrice Lorenzin di non ammettere a scuola i bambini senza vaccinazioni ha già raccolto più di 16mila firme. Il provvedimento non è il solo che il Ministero ha in mente per garantire un’informazione corretta sulle vaccinazioni. Il Direttore Generale alla Prevenzione Ranieri Guerra ha confermato che «si sta pensando a un’ordinanza».

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Ne stiamo parlando con i sindacati dei medici e abbiamo constatato reazioni positive: il medico che parla male di una pratica raccomandata dal Servizio Sanitario da cui dipende è un medico infedele. Nei suoi confronti si potrebbe pensare anche alla sospensione della convenzione.

10 principi guida del Piano Vaccinale

  • Sicurezza – I vaccini sono una delle tecnologie biomediche più sicure, perché vengono sperimentati e testati prima, durante e dopo la loro introduzione nella pratica clinica. La loro scoperta e il loro impiego hanno contribuito a proteggere milioni di persone in tutto il mondo.
  • Efficacia – I vaccini consentono di preservare la salute delle persone stimolando un’efficace protezione contro numerose malattie, evitando sintomi ed effetti dannosi, alcuni potenzialmente mortali.
  • Efficienza – I vaccini sono tra le tecnologie più efficienti per il rapporto favorevole tra il loro costo e quelli degli effetti sia diretti che indiretti delle malattie evitate.
  • Organizzazione – I programmi di vaccinazione devono essere oggetto di attenta programmazione, da parte delle strutture sanitarie. Devono essere altresì monitorati attraverso l’istituzione di un’anagrafe vaccinale che alimenti il relativo sistema informativo e di sorveglianza. Ogni individuo è tenuto a vaccinarsi in accordo alle strategie condivise a livello nazionale. La vaccinazione è particolarmente raccomandata per il personale sanitario e tutti coloro che abbiano una funzione di pubblica utilità.
  • Etica – Ogni operatore sanitario, e a maggior ragione chi svolge a qualsiasi titolo incarichi per conto del Servizio sanitario nazionale, è eticamente obbligato ad informare, consigliare e promuovere le vaccinazioni in accordo alle più aggiornate evidenze scientifiche e alle strategie condivise a livello nazionale.
  • Formazione continua medici – Il personale sanitario e gli studenti in medicina e delle professioni sanitarie devono essere formati e aggiornati relativamente alla vaccinologia. Pertanto appositi corsi destinati alla vaccinologia devono essere all’interno dei corsi universitari e la vaccinologia va inserita fra gli obiettivi formativi della formazione continua per tutta l’area sanitaria.
  • Informazione – I servizi sanitari sono ovunque chiamati a informare i cittadini e a proporre attivamente strategie vaccinali.
  • Investimento – Alle vaccinazioni sono dedicate risorse economiche e organizzative stabili, programmate attraverso un’attenta e periodica pianificazione nazionale che identifichi le vaccinazioni prioritarie da inserire nel Piano nazionale prevenzione vaccinale che è un Livello essenziale di assistenza.
  • Valutazione – L’impatto di un intervento vaccinale in termini di salute di una popolazione deve essere periodicamente valutato.
  • Futuro – Deve essere favorita, con la collaborazione delle massime Istituzioni nazionali e delle società scientifiche, la ricerca e l’informazione scientifica indipendente sui vaccini.

Photo Credits | Shutterstock / gpointstudio

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