Tbc a Roma: Bellantone VS Codacons

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Assume sempre più i contorni di una querelle la spinosissima vicenda dei contagi di tubercolosi nel reparto neonatologia del Policlinico Gemelli di Roma. Rocco Bellantone, preside della facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, grida all’eccessivo allarmismo e durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2011 2012 e parla addirittura di un attacco ideologico:

Sul Policlinico Gemelli si e’ abbattuto un ciclone, in cui le leggittime angosce di famiglie in ansia per i propri bambini sono state sfruttate per un attacco ideologico all’istituzione cattolica.

Sapere che alcune famiglie  ci abbiano sentiti distanti ci rende doppiamente sconfitti e per questo esprimo il nostro profondo dispiacere. Mentre continuavamo a curare e guarire migliaia di malati al giorno – ha ricordato Bellantone – abbiamo dovuto sopportare che il nostro Gemelli venisse sbattuto in prima pagina sulla base di processi sommari e pretestuosi.

Pronta la risposta del Codacons che all’inizio della vicenda aveva sollevato forti dubbi sulla possibilità che il contagio da Tbc fosse circoscritto e facilmente monitorabile. In una nota fa sapere:

Quella di Bellantone sembra una chiara e diretta accusa ai genitori dei bambini contagiati dalla Tbc. Proprio l’Università per cui il preside lavora, nella sua ideologia cattolica, avrebbe dovuto aiutare e sostenere le famiglie coinvolte, che invece sono state abbandonate a loro stesse, alcune dovendo addirittura versare nelle casse del Gemelli i costi dei controlli ai propri figli e della profilassi.

Parlare di attacco ideologico senza minimamente curarsi degli errori e delle negligenze di chi ha causato tale situazione, è pura ipocrisia: Bellantone deve precisare a chi si riferisce quando parla di attacco ideologico, se alle famiglie o a qualche soggetto in particolare, e non puònascondersi dietro generiche farneticazioni, perchè deve consentire agli accusati di potersi difendere da questa grave diffamazione. Sempre sulla base della ideologia cattolica, ci dica cosa ne pensa Rocco Bellantone dei responsabili dei mancati controlli ai dipendenti del nosocomio, di chi ha tardato ad accertare la malattia nell’infermiera e di coloro che, con le proprie negligenze, hanno contribuito all’estendersi dei casi di contagio anche in reparti diversi da quello di neonatologia, e se tali soggetti debbano essere o meno colpiti da provvedimenti da parte della Chiesa, a partire da una scomunica ufficiale.

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