Arriva il fatidico momento dell‘iscrizione a scuola: sono parecchie le famiglie che, proprio in questo periodo dell’anno, si trovano ad affrontare tale significativo ed emozionante momento. Si tratta, nella maggior parte dei casi, della prima iscrizione a scuola dei propri bimbi i quali presto si troveranno a sedere sui banchi di cui tanto hanno sentito parlare e nei confronti dei quali nutrono già una certa curiosità.
istruzione
Bambini poveri in Italia, sono il 17%
Sono piuttosto preoccupanti i dati emersi dall’ultimo Report Card 11 effettuato dal Centro di Ricerca Innocenti dell’Unicef. Secondo lo studio, condotto sui bambini dei Paesi cosiddetti ricchi, il 17 % dei bambini italiani, che corrisponde a ben 1.750.000 di essi, non avrebbe il necessario, tanto da vivere al di sotto della soglia di povertà. Da uno sguardo alla classifica emerge che l’Italia, la Spagna, la Grecia ed il Portogallo, sarebbero i paesi con la più alta percentuale di bambini poveri. Addirittura il nostro Paese occupa la 22esima posizione in una lista di 29 paesi.
I nati nel 2011 vivranno 6 anni in più dei genitori
Care mamme, se siete in dolce attesa, è normale chiedersi “chissà come sarà il mio bambino?”. Non abbiamo una risposta per questo quesito, ma uno studio commissionato dalla società di assicurazione Allianz ha scattato una fotografia generale sui piccoli che verranno al mondo nel corso del 2011. Segni particolari? Longevi, cicciottelli e studiosi.
Proprio così, i piccoli italiani vivranno 6 anni in più (in media) dei loro genitori e 16 in più dei loro nonni. I problemi legati al peso (sappiamo bene che i dati sull’obesità non sono confortanti) saranno sempre più diffusi e avranno la possibilità di studiare a lungo: il 33% potrà conseguire la laurea.