inquinamento acustico

Come proteggere i bambini contro l’inquinamento domestico

La casa è il posto più sicuro dove crescere il nostro bambino? In teoria sì, ma solo in teoria. Se guardiamo bene anche tra le mura domestiche ci sono numerosi pericoli: gli spigoli vivi, le prese della corrente, le medicine e poi… i coltelli e gli oggetti affilati. Ci siamo sicuramente dimenticati tante cose, apparentemente innocue e molto velenose.

L’esposizione all’inquinamento in gravidanza potrebbe causare disturbi comportamentali nel bambino

E’ davvero senza fine l’elenco dei danni dell’inquinamento ambientale sull’uomo ed è sconcertante vedere come a farne le spese, lo abbiamo già detto, siano sempre più spesso i nostri figli; infatti, secondo una ricerca condotta presso il Columbia Center for Children’s Environmental Health, esisterebbe una relazione fra l’esposizione della madre all’inquinamento ambientale durante la gravidanza e l’insorgneza di disturbi psichici e del comportamento quali iperattività, deficit di attenzione e depressione infantile.

Lo studio ha preso in esame un campione di duecentoquindici bambini dei quali è stato analizzato alla nascita il sangue del cordone ombelicale; lo scopo era quello di valutarne i livelli di un marcatore biologico legato all’esposizione ad alcuni agenti inquinanti da combustione tra cui gli idrocarburi policiclici aromatici che, inalati dalla futura mamma, raggiungono il feto attraverso la placenta e si legano al suo dna condizionanone, a quanto sembra, lo sviluppo.

Terapia del suono per i disturbi di udito nel bambino

Il bambino piange all’improvviso senza nessun motivo apparente e in maniera energica (magari dopo l’allattamento e il cambio del pannolino)? Fateci caso, potrebbe essere particolarmente sensibile ai rumori reali nello spazio circostante e soffrire di iperacusia. Oppure, ancora, potrebbe sentire rumori immaginari, percepibili solo da lui, e soffrire quindi di acufene (in Italia 60 mila persone sono affette da iperacusia e ben 7 milioni da acufene, sebbene solo il 4% di questi abbia una forma disabilitante).

L’iperacusia è un’eccessiva intolleranza nei confronti dei rumori esterni. L’acufene o “tinnitus” è invece la percezione di rumore (fischio, ronzio, sibilo..) in assenza di qualunque sorgente sonora esterna. Entrambi sono fenomeni estremamente frequenti, ma essi diventano un “disturbo”, e come tali degno di trattamento, quando la loro presenza procura fastidio, limitando la concentrazione, il sonno e le altre attività della vita quotidiana, provocando frequenti mal di testa, nervosismi o determinando una vera e propria reazione di allarme, come appunto il pianto nel caso dei piccoli.