incubatrice
Arriva BOB incubatrice open source low cost stampata 3D

Arriva BOB, l’incubatrice open source, low cost e stampata in 3D

Si chiama BOB, che sta per Baby on Board, ed è un’innovativa incubatrice neonatale che si pone come scopo quello di salvare i neonati delle numerose aree del Mondo nelle quali il tasso di mortalità è altissima. Si stima, infatti, che il 75% delle morti avvenga a pochi giorni dalla nascita spesso a causa della mancanza di apparecchiature idonee, perchè troppo costose e difficili da gestire.

Arriva BOB incubatrice open source low cost stampata 3D

Neonati prematuri curcumina protegge polmoni

Neonati prematuri, la curcumina protegge i loro polmoni

Neonati prematuri curcumina protegge polmoni

Conoscerete tutti la curcuma per averla assaggiata o anche solo averla sentita nominare. Si tratta di una spezia proveniente dall’India dove è particolarmente apprezzata per le sue proprietà curative tanto da essere utilizzata da più di 5000 anni come medicina oltre che come spezia e colorante. Sarebbe ottima per sedare i processi infiammatori all’interno dell’organismo. Se ne parla oggi in quanto protagonista di una ricerca statunitense effettuata recentemente secondo la quale volgerebbe un altro ruolo, fondamentale per quanto riguarda i bambini nati prematuramente.

terapia intensiva neonatale come funziona

Terapia intensiva neonatale, cosa è, come funziona

terapia intensiva neonatale come funziona

La terapia intensiva neonatale (TIN) è il reparto dove i bimbi venuti al mondo prematuramente o affetti da gravi patologie vengono accuditi e curati nell’attesa di poter finalmente essere portati a casa dai loro genitori. I neonati ricoverati in terapia intensiva neonatale vengono tenuti all’interno dell’incubatrice, uno strumento che ricrea le condizioni ottimali per aiutarli a superare le difficoltà e all’interno della quale temperatura e umidità sono costantemente controllati. La permanenza del piccolo all’interno dell’incubatrice permette al personale sanitario anche di monitorarne le funzioni vitali quali respiro, attività cardiaca e livello di ossigenazione. Inoltre, l’incubatrice è dotata di un ventilatore meccanico per la respirazione, laddove il bambino ne avesse bisogno, e di tutto ciò che occorre per alimentarlo.

Marsupioterapia per i neonati prematuri

All’inizio venne definita marsupioterapia, con il passare del tempo gli esperti che la mettono in pratica negli ospedali di tutto il mondo, inclusi quelli italiani, l’hanno ribattezzata Metodo della mamma canguro o, in inglese, Kangaroo mother care. La sostanza però non cambia e, dunque, neppure i benefici che essa apporta sulla salute dei neonati prematuri. Il metodo della mamma canguro infatti è nato proprio per la cura dei nati prima del termine della gravidanza in un ospedale di Bogotà. Era il 1978 e il dottor Edgar Rey Sanabria non disponeva di incubatrici sufficienti per tutti i nati prematuri del suo reparto di neonatologia.

L’incubatrice, com’è fatta, come funziona

L’incubatrice è stata inventata nel 1898 da un ostetrico, il dottor J.B. De Lee, che la mise a punto in un ospedale di Chicago. Da allora, questo miracoloso strumento, le cui potenzialità si sono affinate di pari passo con i progressi della medicina, ha permesso di salvare molte vite. Si tratta infatti di un’apparecchiatura medica creata per curare i nati prematuri o sottopeso, quelli cioè che sono nati prima del termine della gravidanza e quelli che, alla nascita a termine, si presentano più piccoli della loro epoca gestazionale (sotto i due chili e mezzo di peso).

A cosa serve l’incubatrice?

L’incubatrice garantisce il corretto sviluppo fisico del neonato grazie ai complessi sistemi di cui è dotata, i quali gli assicurano un grado adeguato di temperatura, umidità, ossigenazione e nutrimento. Il bambino resta in incubatrice fino a quando non ha raggiunto il peso giusto e/o non è in grado di sopravvivere autonomamente nell’ambiente esterno.

La temperatura e l’umidità in incubatrice

Per quanto riguarda la temperatura, l’incubatrice permette al neonato di raggiungere, in modo graduale, la temperatura di 37 °C. L’umidità all’interno dell’incubatrice si attesta intorno all’80-90% in modo da ricreare un ambiente quanto più possibile simile all’utero materno limitando, allo stesso tempo, la disidratazione del bambino. L’umidità è apportata dall’ossigeno umidificato o attraverso un vassoio riempito di acqua sterile scaldato dal calore di una resistenza.

Lattoferrina ai prematuri per proteggerli dalle infezioni

Si è tenuto a Torino, dal 10 al 12 marzo scorsi, il secondo Convegno Internazionale sulla cura dei neonati prematuri organizzato dalla Fondazione Crescere insieme al Sant’Anna onlus, che ha visto riuniti neonatologi provenienti da tutto il mondo alla scopo di consolidare la ricerca in neonatologia attraverso la condivisione di studi e conoscenze.

Nel corso del convegno il dottor Paolo Manzoni, presidente esecutivo del comitato organizzatore, ha presentato un interessante lavoro sull’efficacia della ferritina nella prevenzione delle infezioni in neonati prematuri. La ferritina è una proteina contenuta nel latte materno che protegge il neonato dalle infezioni la quale può essere sostituita, nel caso la mamma non possa allattare, dalla ferritina del latte bovino.

I bambini prematuri

bambino prematuro

Esiste un sito web chiamato prematuri.it, creato da Moige (Movimento Italiano Genitori) che fornisce utilissime e preziose informazioni a quanti (mamme, papà, parenti e amici) si troveranno (o si trovano) nella situazione di dover convivere con un bambino che è uscito un po’ troppo presto dal grembo materno. I parti prematuri rappresentano circa il 15% di tutti i parti.

I bambini prematuri sono più piccoli di quelli nati a termine; hanno una pelle più sottile e un colorito più rosso-violaceo. La testa, rispetto al corpo e agli arti sottile appare più grande. Solitamente nei bambini prematuri è presente ittero che può protarsi per lungo tempo.

I bambini prematuri non sono in grado di regolare la propria temperatura corporea e l’incubatrice per i primi giorni di vita avrà il compito di riprodurre il più fedelmente possibile l’ambiente del ventre materno.