
Secondo uno studio condotto da un team composto da studiosi israeliani e americani, le donne che si sottopongono a trattamenti di procreazione medicalmente assistita non corrono più rischi delle altre di ammalarsi di tumore al seno o all’utero. Il timore che ciò potesse accadere nasceva dalla massiccia somministrazione di ormoni prevista dai protocolli terapeutici contro l’infertilità.