Il rischio di dislessia può essere previsto da una risonanza al cervello

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La dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento. Secondo uno studio, basato su una ricerca del Massachusetts Institute of Technology di Boston e pubblicata sul Journal of Neuroscience, una risonanza del cervello sarebbe in grado di prevedere la comparsa della dislessia in età prescolare. Ciò sulla base di evidenti differenze strutturali in alcune zone del cervello nelle quali risiedono le capacità linguistiche.

Non ancora certi i risultati in base ai quali, secondo gli studiosi, tali differenze sarebbero una causa e non tanto una conseguenza del disturbo. Alla base dello studio una ricerca condotta su 1000 bambini, studenti di alcune scuole materne americane, nello specifico del Massachusetts e di Rhode Island. Ad inizio anno scolastico si è procedutocon il testare la capacità di lettura dei piccoli studenti salvo poi, successivamente, sottoporre una quarantina di essi ad uno dei tanti esami radiologici in gravidanza, la risonanza magnetica. Si è scoperto come in alcuni di essi ci fosse un “restringimento nella regione del cervello, la materia bianca, dove vengono elaborati i suoni, le parole e il linguaggio”.

Il passo successivo da parte dei ricercatori è stato concentrarsi nello studio di tre parti specifiche della suddetta zona che si trovano nella parte sinistra dell’encefalo. Le parti ad essere state oggetto di osservazione sono state nell’ordine, il fascicolo arcuato, il fascicolo longitudinale inferiore e il fascicolo longitudinale superiore.

La fase finale infine è consistita nel mettere in relazione gli studi effettuati sulla base delle scansioni relative al cervello unitamente ai risultati dei test di pre-lettura effettuati ad inizio anno scolastico. Ebbene, a conclusione dello studio si può affermare esserci una correlazione tra le dimensioni e l’assetto del fascicolo arcuato (una delle tre zone prese in esame) e le capacità osservate al termine dei test. In definitiva i bambini caratterizzati da un fascicolo arcuato di dimensioni più piccole solo gli stessi ad aver ottenuto dei punteggi più bassi relativamente ai test di pre-lettura.

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Photo Credit | Thinkstock

 

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