Le posizioni fetali

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In ostetricia la parte del feto rivolta verso il canale del parto si indica con il termine “presentazione”. In altre parole si tratta della posizione che il bambino assume a qualche settimana dal parto (in genere intorno all’ottavo mese) e nella quale verrà fuori dal pancione della sua mamma. Alcune posizioni fetali agevolano il passaggio del bambino attraverso il canale del parto, altre invece lo ostacolano.

Le posizioni in cui può presentarsi il bambino sono due: posizione cefalica e posizione podalica, la posizione cefalica è quella in cui il bambino presenta la testa rivolta verso il canale del parto (il che avviene nel 90% dei casi) essa viene ulteriormente distinta in:

Posizione occipito-anteriore, quando il bambino è a testa in giù con la nuca rivolta verso l’addome materno;

Posizione occipito-posteriore, quando il bambino è rivolto a testa in giù con la nuca rivolta verso la colonna vertebrale della madre. Questa posizione può causare mal di schiena durante il travaglio perchè il bambino può premere sul cranio con l’osso sacro. Si parla in questo caso di travaglio da mal di reni.

La posizione podalica è quella in cui il feto rivolge al canale del parto la parte inferiore del corpo. Circa il 16% dei bambini si presenta, intorno alle 30-34 settimane di gravidanza in questa posizione, tuttavia solo il 4% di essi la manitiene fino al momento del parto. Nella posizione podalica completa il piccolo si presenta con le natiche e i piedi rivolti verso il basso e le gambe piegate, mentre nella posizione fetale podalica incompleta il piccolo rivolge verso il basso un piede o le natiche.

La posizione podalica può ostacolare il normale svolgimento del parto; per questo motivo il medico può optare per la manovra di rivolgimento da effettuarsi prima del travaglio nel tentativo di indurre il piccolo a mettersi in posizione cefalica.

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