Nausea in gravidanza: si combatte con l’acupressione?

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La nausea mattutina, uno dei primi e più fastidiosi sintomi della gravidanza, quello che solitamente accompagna le donne in dolce attesa per i primi tre mesi, è uno dei malesseri contro i quali non c’è poi molto da fare. Ogni medicina a riguardo è bandita ed i ginecologi ne sconsigliano vivamente l’uso per preservare la salute del feto ed evitare spiacevoli conseguenze. Oggi, però, potrebbe venire in soccorso delle future mamme una nuova tecnica permessa proveniente dalla Cina, l’acupressione.

Nausea gravidanza combatte acupressione

Di cosa si tratta? Non è altro che una nuova tecnica, simile per molto versi alla già collaudata agopuntura che basa il suo funzionamento sulla pressione delle dita su specifici punti del corpo. Non trattandosi di una tecnica troppo agevole per le donne, che dovrebbero praticarsela da sole, sono stati ideati e prodotti dei braccialetti particolari noti sotto il nome di P6 Nausea Control Sea-Band. 

Questi ultimi sono stati creati per praticare continuamente l’acupressione sul punto P6 riducendo così la fastidiosa sensazione del senso di vomito. I braccialetti sono elasticizzati per adattarsi senza problemi alla circonferenza del polso di ogni mamma. Sono stati realizzati con materiali ipoallergenici e si trovano in commercio in comode confezioni da due. Il loro costo? Si aggira intorno ai 16,50 €.

I bracciali P6 Nausea Control Sea-Band devono essere indossati contemporaneamente su entrambi i polsi con il bottoncino posizionato sul punto P6, molto facile da trovare. Non rilasciando alcuna sostanza ma basando la loro efficacia sulla pressione, i braccialetti non hanno alcuna controindicazione e sono indicati non solo in gravidanza ma anche nel caso di bambini soggetti a tale malessere.

Un’ottima notizia per tutte le donne che si trovino a combattere con la nausea mattutina, che colpisce una grande percentuale delle donne in dolce attesa, all’incirca l’85% e che in qualche caso prosegue anche oltre il terzo trimestre di gravidanza.

Photo Credit | Thinkstock

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