I racconti del parto, La storia di Michela

Neonato con Biberon

Con Mirco ho avuto una gravidanza bellissima, niente nausee, sempre in forze, se non era per l’aumento di peso non avrebbe detto nessuno che ero incinta. Al settimo mese la ginecologa mi mette a letto perché ho avuto contrazioni e cosìrimango per un mesetto.

A 38 settimane avevo il collo dell’utero completamente appiattito e tutti i medici che mi controllavano mi dicevano, da dai se non è stanotte é domani…. peccato che però passo tranquillamente le 40 settimane

A 40+2 la sera ho forti dolori alla schiena ogni 45 minuti… che sia il momento buono? Macché, dopo tre ore finisce tutto …. Io sono stanca, delusa e passo i giorni aspettando un segnale dal mio puffo. Niente. Oramai la paura del parto si é trasformata in impazienza.

Il 5 novembre sono nervosissima, gioco a carte in famiglia e perdo perdo e perdo, perdo le staffe e scrollo la pancia urlando “ma vuoi scendere???”. Detto fatto vado a dormire, alle 23.30 mi sveglio in preda ad un male cane …. che ti sei deciso? penso io …. aspetto perché non voglio un’altra delusione.

Però le contrazioni sono regolari ogni 8 minuti, alle 00.30 sono ogni 5 e decido che forse è il caso di svegliare il maritino che russa indisturbato… Salta in auto e dico corri va’. La strada é lunga, circa 45 minuti per arrivare all’ospedale. Le contrazioni sono sempre più forti e gli dico: per piacere vai piano …

Cosa ho mai fatto: continuavo a guardare l’orologio, in macchina erano una ogni 2 minuti. Finalmente arriviamo ed è la prima volta che all’accettazione non mi chiedono perché sono là … Salgo in reparto e le contrazioni si fermano, nooo. Monitoraggio tranquillo, poi mi fanno la visita ed il medico tutto sorridente mi dice “bene bene, sei già dilatata di 2 cm puoi passare alla sala parto.

Io penso che sta scherzando, invece in sala parto conosco le ostetriche e mi tranquillizzo, così ripartono contrazioni e si rompe la diga…. Nel giro di un paio d’ore sono dilatata completamente ed inizio a spingere.

Che male boia, non riesco a stare sulla schiena, devo stare in una posizione tutta storta. Alle 06.45 mi dicono che si vede la testa e mi fanno il taglietto ed io forse troppo stanca non ho preso bene la contrazione ed urlo dal male.

Esce la testa, con mio marito tutto emozionato che mi conferma (come se non la sentissi passare) e mi dicono che alla prossima contrazione esce il corpo. Io aspettare? Ma basta, e spingo fuori anche il corpo…. Naturalmente c’era il cambio del turno e la mia sala parto era diventata il ritrovo e la visite del nuovo bimbo… tutti che ridevano e guardavano ed io che continuavo, allora cos’è? (non sapevo se era maschio o femmina) me lo fate vedere per cortesia?? ….. finalmente lo controllano e me lo danno …

É proprio bello penso, la fatica è stata premiata, tanto dolore ma lo rifarei subito.

Mirco ore 06.50 peso 3.580 kg e 52 cm di lunghezza

2 commenti su “I racconti del parto, La storia di Michela”

  1. storia meravigliosa…ho le lacrime agli occhi e dopo averla letta nonvedo l’ora che riarrivi quel giorno anche per me…..sper sempre di non arrivare nemmeno alle 40 sett dalla voglia che ho di abbracciare il mio piccolo Diego , ma soptattutto di vedere l’emozione sul viso della sua sorella maggiore Giulia di 7 anni

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