I nati con parto cesareo a rischio obesità?

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Le ricerche scientifiche, si sa, individuano i legami più improbabili e spesso sembrano sfidano le stesse leggi della scienza arrivando ad affermare tutto e il contrario di tutto. Questa riflessione, un po’ amara, mi è stata ispirata da uno degli ultimi studi relativi alla nascita e alla maternità, di cui sono tanto ghiotta, proveniente dagli Stati Uniti.

Secondo un gruppo di ricercatori statunitensi, infatti, esisterebbe un legame tra obesità infantile e parto cesareo e questo non dipenderebbe dal fatto che sono più spesso le donne obese, le quali appunto anche per questioni genetiche tendono ad avere figli obesi a propria volta, a farvi ricorso. La maggiore predisposizione all’obesità dei nati con cesareo sarebbe infatti indipendente da fattori per così dire ereditari e ambientali (le eventuali cattive abitudini alimentari apprese dai genitori) ma avrebbe a che fare con un fattore di “contaminazione batterica” proprio del modo in cui si è nati.

I nati da donne cesarizzate avrebbero cioè nel loro intestino più batteri del tipo Firmicutes che del tipo Bacteroides. Questo particolare tipo di batteri potrebbe, secondo gli studiosi, modificare la capacità di assorbimento dei grassi da parte dell’intestino e favorire l’insulino resistenza delle cellule, fattori che incidono sull’accumulo di grasso. Ma il perchè proprio il cesareo avrebbe un ruolo sul prevalere dei batteri Firmicutes a scapito dei Bacteroides non è dato sapere.

D’altra parte, sembra che l’analisi dell’insieme di batteri che popolano l’intestino, il cosiddetto microbioma, sia stato fatto oggetto di molti studi negli ultimi anni e che le variazioni nella sua composizione siano state poste in relazione con diverse condizioni patologiche tipiche delle moderne società industrializzate. Qualche tempo fa nel mirino degli studiosi dell’Università di Goteborg, ad esempio, finirono le allergie e l’asma.

[Fonte]

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Photo credit | Think Stock

 

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