Filastrocche per l’estate

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Siamo ormai nel bel mezzo dell’estate, la stagione tanto amata ed attesa da grandi e piccini. Un modo carino e divertente per festeggiare la bella stagione è, senza dubbio, quello di dedicarle delle belle filastrocche. Sono molti, infatti, gli autori più o meno noti che hanno scritto poesie e filastrocche sull’estate.

Oggi, care mamme, ne ho scelte un paio per voi ed i vostri bambini da leggere e recitare insieme.

Un bambino al mare

Conosco un bambino così povero
che non ha mai veduto il mare:
a Ferragosto lo vado a prendere
in treno a Ostia lo voglio portare.
“Ecco, guarda, gli dirò
questo è il mare, pigliane un po’!”
Col suo secchiello, fra tanta gente,
potrà rubarne poco o niente:
ma con gli occhi che sbarrerà
il mare intero si prenderà.

La voce del mare

La voce del mare nella conchiglia
ascolta il bambino e si meraviglia.
“Pronto? Ti aspetto” il mare dice
“ho navi e isole per farti felice”.
Vorrebbe rispondere il bimbo al mare:
“Prepara i pesci, verrò a pescare…!”.
Ma non è certo di parlar bene
la lingua dei pesci e delle sirene

La cicala e la formica

La cicala, che l’estate
sol cantando avea passato,
si trovò in cattivo stato
quando giunser le gelate:
proprio senza un granellino,
senza un bruco o un moscerino.
Disse allora alla formica
sua vicina: “Forse tu puoi
trovar modo di prestarmi
qualche grano per sfamarmi!
Ritornato il tempo bello,
renderò, d’ogni granello,
interessi e capitale,
sull’onore di noi cicale”.
La formica, che i prestiti
poco stima, disse allora:
“Cicaletta, alla buon’ora,
quest’estate che facesti?
“Io? Cantai lungo la via,
dai passanti applauditissima..”
“Tu cantasti?! Felicissima,
ora balla, amica mia!”

Che ne dite mammine? Carine vero? Ricordate che le filastrocche sono molto utili per lo sviluppo linguistico, e non solo, del vostro bambino. Le filastrocche, infatti, insegnano in modo allegro e divertente, stimolando il linguaggio, la concentrazione, la fantasia e la memoria. Non male, vero?

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