Don Davide Carrara e le preghiere per Ada: ritorna una bufala storica

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Abbiamo diverse segnalazioni in questi giorni, a proposito di Don Davide Carrara e della richiesta di preghiere per la giovane Ada. Si tratta di una catena storica, che a conti fatti abbiamo esaminato già alcuni anni fa sul nostro magazine stando al pezzo pubblicato nel 2019. Proviamo a fare il punto della situazione, perché ci sono diversi elementi che vanno presi in considerazione oggi 1 dicembre per tutti coloro che si imbattono nel messaggio virale, tornato improvvisamente tale durante la stagione estiva. Nessuna minaccia per la nostra sicurezza digitale, è giusto premetterlo viste le tante truffe in circolazione tramite social.

Don Davide Carrara
Don Davide Carrara

Focus su Don Davide Carrara e sulle preghiere per Ada: sta tornando una bufala intramontabile

Provando a scendere in dettagli, cosa sappiamo a proposito della vicenda che richiama Don Davide Carrara e le preghiere per Ada? Si tratta, almeno in apparenza, di una giovane che in teoria starebbe combattendo contro la morte. A conti fatti, però, rappresenta solo il ritorno di una bufala storica, in quanto periodicamente spunta fuori il nome della ragazza, sempre con la stessa età a distanza di anni. Insomma, a meno che il tempo per lei non si sia fermato, con una serie di parti che si sono rivelati sfortunati e complicati, siamo chiaramente al cospetto di un messaggio totalmente privo di autenticità.

Secondo alcune ricerche condotte in passato dai principali fact checker che operano in Italia, sembrerebbe che Don Davide Carrara esista per davvero, ma che al contempo non abbia mai alimentato una catena di questo tipo. Insomma, ci si appoggia su un personaggio reale, per dar vita alla diffusione di un messaggio privo di fonti.

Non ci sono link nella catena, quindi nessuno cercherà di rubare dati o altro, ma è chiaro che ci siano troppe cose che non tornano in merito al messaggio fantomatico di Don Davide Carrara sulle preghiere per la giovane Ada.

Le “finte preghiere” che circolano in rete sono una forma di truffa emotiva che sfrutta la fede e la solidarietà delle persone. Questi schemi, spesso veicolati tramite WhatsApp o social media, chiedono di inoltrare messaggi con false richieste di preghiera urgente per bambini malati o persone in difficoltà.

L’obiettivo principale non è sempre il guadagno diretto, ma la raccolta di numeri di telefono attivi e la creazione di grandi database di contatti sensibili (phishing). In altri casi, le truffe si evolvono chiedendo donazioni immediate (crowdfunding fraudolento) o l’accesso a link esterni che installano malware. Diffida sempre delle richieste di aiuto anonime o non verificabili.

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